SERIE A«Il mio unico desiderio era quello di restare al Milan»

MILANO (Italia) - È passato un mese da quando l'ad Fassone annunciava in conferenza stampa la rottura definitiva con Gigio Donnarumma. «Ho parlato con Raiola e mi ha comunicato la decisione del ragazzo di non rinnovare. Si tratta di una decisione definitiva». Era il 15 giugno. Sono trascorsi 27 giorni e si è capovolto tutto, come in un finale di un film a sorpresa. La firma sul rinnovo del contratto (avvenuta già ieri) con un sorriso splendente, mette a tacere tutti i rumors e le polemiche su un suo possibile addio.

In questi lunghissimi 27 giorni, il portiere ha dovuto fare i conti con i malumori dei tifosi, che accecati dalla rabbia gli hanno affibbiato il soprannome di "Dollarumma". La verità sta sempre nel mezzo: Donnarumma è un ragazzo di 18 anni, che deve valutare alcune proposte per la sua crescita professionale ed economica; è rappresentato da uno degli agenti più potenti del panorama calcistico, che non ha nella sua scuderia alcuna bandiera, ma solo un curriculum costellato da grandi trasferimenti, commissioni monstre e tanta capacità professionale. Che piaccia o meno il calcio si è evoluto, e il tornaconto economico è in cima ai desideri di tutti i calciatori.

«Sono orgoglioso di aver rinnovato il contratto ed è sempre stato il mio unico desiderio». Questa la frase rilasciata da Gigio in conferenza, confermata anche dal ds Mirabelli. «Sono nato e cresciuto qui - ha proseguito il baby portiere - ringrazio per l'affetto tutti i tifosi e sono dispiaciuto se alcuni di loro si sono sentiti traditi. Non era mia intenzione».