Cerca e trova immobili

SUPER LEAGUE«Tramezzani a Sion? Passa da un barboncino a un bulldog»

07.06.17 - 22:11
Arno Rossini ha dipinto un ritratto inedito di Constantin: «È un gentleman che vuol sempre sapere tutto. Al Tourbillon si lavora a meraviglia. Ma si deve vincere»
Keystone
«Tramezzani a Sion? Passa da un barboncino a un bulldog»
Arno Rossini ha dipinto un ritratto inedito di Constantin: «È un gentleman che vuol sempre sapere tutto. Al Tourbillon si lavora a meraviglia. Ma si deve vincere»
CALCIO: Risultati e classifiche

LUGANO - La prossima panchina sulla quale siederà Paolo Tramezzani potrebbe essere quella del Sion. Non c'è però ancora la firma, non ci sono però ancora certezze. Il 46enne tecnico emiliano sta infatti ancora attendendo una chiamata dall'Italia (il Chievo, il Novara?) e si è tenuto pure aperta la "porta" Young Boys; la prima opzione è in ogni caso quella del club del presidente Constantin.

Ma i vallesani... sono davvero la scelta giusta? Lavorare in biancorosso non è semplice. C'è pressione, ci sono grandi aspettative, c'è un presidente ingombrante...
«Accettasse il Sion Tramezzani passerebbe da un barboncino a un bulldog - ha raccontato Arno Rossini, che al Tourbillon ha lavorato come secondo di Gennaro Gattuso - Constantin è un presidente esigentissimo».

E parecchio ingombrante. E ambizioso. E con pochissima pazienza.
«Però mai si mette tra l'allenatore e i giocatori. Mai entra nello spogliatoio e detta la formazione. Ci sono passato, so come funziona».

Come si gestisce un dirigente del genere?
«Ma non è così "duro" come può sembrare da fuori. È, anzi, davvero un gentleman. Solo che vive per il calcio. Vuole sapere tutto, si informa su tutto. È curioso e... vuol vincere sempre. L'unico consiglio che posso dare al nuovo mister, chiunque esso sia, è: non titubare. Mai. Per confrontarsi con Constantin si deve sempre avere la risposta pronta».

A Sion si può quindi lavorare tranquillamente.
«Se i risultati sono dalla tua parte l'ambiente è perfetto. Raccogliendo grandi numeri a Lugano Tramezzani ha "ripulito" la sua immagine, l'ha resa vendibile. Ora è un allenatore di grido. Ricercato».

Giusto dunque che provi al Tourbillon?
«In Vallese troverebbe una società che funziona perfettamente e strutture all'avanguardia. Se ti serve qualsiasi cosa, per far sì che il tuo lavoro possa dare risultati migliori, te la procurano. Certo di tuo devi mettere passione e grande voglia. E fare bene».

Lì gli allenatori durano poco.
«Come ovunque, quelli che non vincono. Io credo che un contratto con delle clausole, come quello che aveva Sébastien Fournier, equivalga a una bella polizza. Avere la certezza della conferma con il terzo posto in Super League o il successo di Coppa Svizzera è infatti un gran vantaggio. Essere esonerato se non raggiungi certi risultati è forse anche giusto».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE