Mirko Conte ha sottolineato la forza di volontà del Lugano che, nonostante il duro colpo dello 0-1, è riuscito a centrare un prezioso punto al 95' con Mariani
LUGANO - Passato lo spavento di dover inghiottire ancora un boccone amaro, ma soddisfatto del punto conquistato, Mirko Conte, che per la terza volta sostituiva in panchina lo squalificato Andrea Manzo, ha potuto tirare un grosso sospiro di sollievo. «Se si recupera una partita del genere, vuol dire che la squadra ha cuore, anima ed è soprattutto viva. Ha tanta voglia di svoltare, da qui possiamo veramente ripartire».
Una squadra che però il primo tempo ha faticato parecchio: mancanza di gioco, forse un modulo nuovo il 4-4-2, non ben assimilato? «Non penso. Sono d’accordo che non abbiamo fatto un bel primo tempo, non do però colpa al modulo, ma solo alla troppa tensione, alla troppa voglia di far bene che può risultare controproducente. Io do questa giustificazione, se non stavamo bene fisicamente non saremo riusciti a metterla in piedi. Soprattutto con un uomo in meno in campo. Non cerco scuse, il primo tempo non è stato bello, questo l’hanno visto tutti. I ragazzi hanno però corso, lottato , c’era un po’ di confusione. Salvi è stato ottimo, ci ha sempre tenuto in partita. Direi che alla fine vedo un bicchiere mezzo pieno».
Quindi convintissimo dei suoi ragazzi... «Assolutamente si. Non siamo stati dei fenomeni ad inizio stagione e non siamo adesso dei “brocchi”. Noi i ragazzi li conosciamo bene, siamo a contatto con loro tutti i giorni e quindi sappiamo cosa può dare questa squadra. Il calcio è opinabile, ci mancherebbe. Alla lunga faremo vedere chi siamo veramente, una squadra da metà classifica».