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CHIASSOContratti esosi, finanze terminate e giocatori sfumati: il ribaltone Chiasso e i suoi retroscena

13.07.16 - 19:49
L’addio di Cavalleri, l’arrivo di Bignotti e i dubbi di Persichino: in seno al club momò non regna certo la serenità
Contratti esosi, finanze terminate e giocatori sfumati: il ribaltone Chiasso e i suoi retroscena
L’addio di Cavalleri, l’arrivo di Bignotti e i dubbi di Persichino: in seno al club momò non regna certo la serenità
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CHIASSO - A poco meno di due settimane dall’avvio del campionato di Challenge, il Chiasso è stato travolto da un nuovo ribaltone. Un vero e proprio terremoto che ha sancito l’addio consensuale tra Carlo Cavalleri e la società momò.

I motivi di questa decisione hanno una storia a breve termine: negli scorsi tre-quattro giorni il proprietario del Chiasso, Mario Persichino, ha valutato alcuni nuovi contratti che si è ritrovato tra le mani. Contratti biennali di nuovi giocatori a cui erano stati offerti, proprio da Cavalleri, stipendi elevati; contratti di calciatori non esattamente funzionali allo schema tattico prescelto da Scienza e che avrebbero portato a una situazione economica insostenibile per il club rossoblù (le finanze in questo momento sono quasi terminate).

Da queste considerazioni sono partiti i dubbi di Persichino, che da sempre ha avuto contatti con Marco Degennaro in merito alla gestione del club - l'ex DG del Chiasso però non ha avuto voce in capitolo in merito alla decisione -, e che ha come obiettivo quello di migliorare le finanze della società. Ecco perché, dopo aver sciolto il legame con Cavalleri, è stato scelto, nella giornata di martedì, Nicola Bignotti che può vantare esperienze sia a Bellinzona che a Lugano.

Anche Scienza - scelto proprio da Cavalleri - ha rimesso il proprio destino in mano a Persichino, ma in questo caso il mister è stato confermato. Il proprietario del Chiasso, in tutto questo caos, ha un ruolo fondamentale, dal momento che durante la prossima stagione sicuramente finirà nell’occhio del ciclone se le cose non dovessero andare bene, mentre passerebbe in secondo piano - e i meriti verrano suddivisi tra gli altri - se i rossoblù dovessero ottenere ottimi risultati.

La scelta della proprietà di puntare su Cavalleri, inoltre, ha bloccato gli approdi di alcuni giocatori - meno costosi - che alla fine si sono legati a club di Super League o di prima fascia in Challenge, che avrebbero assicurato un ottimo rendiconto in caso di futura cessione.

Insomma, a 10 giorni dall’avvio del campionato e un mese dopo l’arrivo dell’ormai ex Direttore Generale, a Chiasso si è scatenato un vero e proprio terremoto.

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