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L'allenatore del Lugano è intervenuto a difesa del numero 10 della Roma, criticando così l'operato di Spalletti
LUGANO - Reduce dal ko subito mercoledì a Basilea, il Lugano si appresta a recarsi a Sion dove sabato ci saranno in ballo punti - e onore - importantissimi per continuare a lottare in ottica salvezza.
Nel frattempo, mister Zeman ha tolto per un attimo gli occhi dalla Super League per elogiare il personaggio che ha contraddistinto la serata di mercoledì di Serie A, ovvero Francesco Totti.
«La sua doppietta di Totti non è una novità: per è normale che faccia gol, magari non che li abbia fatti entrando a 5 minuti dalla fine - ha spiegato ai colleghi di Sportmediaset - La gestione di Totti da parte di Spalletti? Sono malato di Totti, per me è un grande calciatore e se sta ancora alla Roma è perché si sente all'altezza dei compagni. È il giocatore più forte che abbia mai allenato: prima c'era la rometta, con Francesco è diventata la Roma».
Zeman ha poi continuato, mettendo in dubbio le decisioni di Spalletti: «Non mi sembra giusto farlo entrare solo quando le cose vanno male, ma non vivo la realtà dall'interno. È giusto che decida l'allenatore: Spalletti è l'uomo forte della società e gestisce tutto in base alle sue idee».
Rinnovo sì o rinnovo no: I tifosi giallorossi vorrebbero vedere il loro Capitano ancora in campo, la dirigenza spinge per un addio... «Bisogna chiederlo alla società: per me deve rimanere fin quando si sente all'altezza dei compagni». L'ultima battuta, il tecnino boemo, l'ha rilasciata in merito al campionato: «La Juventus ha fatto meglio delle altre, Napoli e Roma hanno avuto problemi di continuità».
