L'OSPITE«Chiasso, finalmente. Dal Lugano mi aspettavo di più...»

CHIASSO/LUGANO - Come sta il calcio ticinese? Dopo un periodo difficile - soprattutto a Chiasso - le due compagini di punta del nostro Cantone nell’ultimo fine settimana sono tornate a farsi sentire ottenendo in totale quattro punti. 

In special modo i rossoblù domenica hanno riassaporato il dolce gusto della vittoria dopo sei mesi d’astinenza e qualcosa come 14 partite senza vittorie. Che sia stato il successo scaccia crisi per il team di Camolese?  «Era ora - è intervenuto Arno Rossini - Non è mai facile uscire da una crisi così lunga. La vittoria con il Wohlen potrebbe rilanciare una squadra che io vedrei molto bene nella prima parte di classifica. Attenzione però, non è detto che l'affermazione di domenica sia quella che abbia risolto i problemi della squadra momò».

Dopo le sconfitte con Xamax e Aarau la panchina di Camolese pareva sempre meno solida... «Il gruppo ha dimostrato di essere con il Mister e non solo nell’incontro di domenica contro gli argoviesi. Anche nelle partite precedenti i rossoblù avevano offerto delle buone prestazioni senza però ottenere i risultati. Per il calcio ticinese è molto importante che i momò mantengano il proprio posto in Challenge League. È importante anche per lo stesso Lugano che può spedire i suoi giocatori ancora acerbi a farsi le ossa nella lega cadetta. Se il Chiasso dovesse salvarsi darei fiducia a Camolese. Ad un allenatore bisogna dare il tempo per lavorare. Il lavoro di un tecnico nel suo insieme si può valutare dopo due anni».

Dalla Challenge alla Super dove c'è un Lugano che in queste prime tre partite ha ottenuto soltanto un punto: «Dal Lugano mi aspettavo senza dubbio qualche punto in più. Con Vaduz e Thun sono arrivate due sconfitte molto pesanti da digerire. Attenzione comunque al Lucerna che potrebbe essere risucchiato nella zona calda della classifica. I biancoblù hanno perso Freuler e Lezcano, due pedine fondamentali nello scacchiere lucernese della prima parte di stagione. E vi dirò di più: il Lugano ha molte possibilità di qualificarsi per la finale della Coppa Svizzera, il Lucerna non è più la squadra ammirata nella prima parte di stagione».

Poi un’incursione su Totti, il tema del momento: «A quasi 40 anni Totti dovrebbe capire che per lui nel calcio d’alto livello non c’è più spazio. Ha ragione Di Canio che in una recente intervista ha affermato che per i giocatori di una certa età il campo diventa più lungo e più largo. Per Totti è giunto il momento di farsi da parte».