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SERIE ADe Laurentiis sbotta: “Il San Paolo è un cesso”

30.09.15 - 21:08
Il presidente del Napoli ha attaccato il sindaco della città partenopea in merito allo stadio: “Mi ha tradito”
De Laurentiis sbotta: “Il San Paolo è un cesso”
Il presidente del Napoli ha attaccato il sindaco della città partenopea in merito allo stadio: “Mi ha tradito”
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NAPOLI (Italia) - Ha scelto la radio ufficiale, Kiss Kiss, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis per rispondere al sindaco De Magistris sulla vicenda stadio San Paolo (“il San Paolo richiede un investimento economico importante. Se il presidente non farà un'offerta seria nel giro di poco tempo, noi valuteremo altre piste").

Oggi scade la proroga della convezione fra il club e il Comune per l'affitto dello stadio e proprio oggi il Consiglio comunale deciderà in merito. Il rischio, per il presidente De Laurentiis, è quello di un affitto... a partita e non solo.

“Sono rimasto basito e spaesato nel leggere le sue critiche, il sindaco nel lontano gennaio nel mio ufficio è venuto a cena a Roma e gli dissi che avrei investito i miei soldi, 20 milioni miei personali, per fare determinati lavori, a lui brillavano gli occhi ed era contentissimo. Ci siamo accordati con una stretta di mano, io ho quindi fatto una ricerca di architetti e ingegneri ma non ero convinto fin quando non ho scoperto l’architetto Zavanella che aveva realizzato lo Juventus Stadium. Il 15 luglio abbiamo consegnato lo studio di fattibilità e poi il piano economico-finanziario che entro il 31 ottobre dal Comune dovrebbe essere approvato o meno. Avevamo anche individuato un’area a Fuorigrotta per allestire centri commerciali e riqualificare la zona. Io però mi vergogno per le condizioni del San Paolo: non ci sono i bagni, dobbiamo far venire dalla Toscana i bagni chimici, poi c’è sempre un problema e un’allerta ma il Napoli è responsabile solo della manutenzione del prato, che è stato definito come il migliore d’Italia grazie ai nostri interventi, a dimostrazione che sappiamo lavorare. Non so però ora cosa sia cambiato con il Comune e con il sindaco. C’era un impegno sacrosanto a darmi una convenzione ponte e ora vengo tradito in questo modo, verrebbe voglia di vendere tutti i giocatori”.

De Laurentiis è un fiume in piena: “Ma chiedo al sindaco: quale stadio mi stai dando? E’ un cesso, e io lo strapago. Spero che le sue parole siano state male interpretate, ci siamo anche abbracciati e salutati sabato al San Paolo contro la Juve. Non capisco questi alti e bassi, ma se non ho la convenzione ponte entro il 31 ottobre decreterò il de profundis dello stadio San Paolo e mi vado a cercare un terreno per costruire un altro stadio”.

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