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PREMIER LEAGUEShaqiri: "La svolta è arrivata con Hitzfeld"

28.09.15 - 20:38
Il fantasista rossocrociato ha parlato a tutto campo: "Il calcio di Petkovic? Di qualità, attraente, offensivo e si adatta perfettamente al mio stile"
Shaqiri: "La svolta è arrivata con Hitzfeld"
Il fantasista rossocrociato ha parlato a tutto campo: "Il calcio di Petkovic? Di qualità, attraente, offensivo e si adatta perfettamente al mio stile"
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STOKE-ON-TRENT (Gbr) - “Abbiamo giocato un grande calcio con Ottmar Hitzfeld ct. L'allenatore tedesco ha dato la svolta utilizzando un sacco di giovani giocatori e gettandoli nella mischia in nazionale. Io ero uno di loro. Questa fiducia nei giovani ha contribuito a spingere in avanti il ​​calcio svizzero”.

Intervistato dal sito della FIFA, Xherdan Shaqiri, parla di tutto, dal suo passaggio in Premier, dopo la pessima esperienza all'Inter, durata solo sei mesi: ("L'elemento chiave in Germania è la disciplina. I tedeschi sono molto concentrati sul giocare un calcio disciplinato. In Italia, invece, c'è molta tattica e ora in Inghilterra posso notare che c'è enfasi nel gioco offensivo. Il calcio qui è duro e spettacolare e mi sto divertendo. Pur avendo giocato solo qualche partita, sento di essere arrivato nel campionato migliore al mondo) alla scelta dello Stoke: ("E' vero che lo Stoke non ha la fama internazionale di Inter o Bayern ma il club ha obiettivi ambiziosi. Vogliono arrivare in Europa e questo è ciò che mi ha tentato. Lo Stoke mi sta offrendo l'opportunità di continuare a crescere come calciatore e persona. Più di tutto io voglio giocare, perfezionare il mio gioco e crescere con la squadra").

Poi si sofferma sulla nazionale svizzera: “Stiamo giocando un calcio di alta qualità, attraente e offensivo che si adatta perfettamente al mio stile. Siamo riusciti a stabilire nuovi parametri di riferimento in questi ultimi anni, con molti giovani giocatori che si sono messi in mostra tanto da andare a giocare in Bundesliga o in altri campionati stranieri”.

Shaqiri ricorda anche i Mondiali in Brasile: “E’ stata un'esperienza indimenticabile. Ci siamo qualificati e siamo stati fatti fuori solo dall’Argentina, che mirava a sollevare il trofeo. La partita in sé è stata un'esperienza estremamente emozionante e siamo quasi riusciti a vincerla. Direi che non è stata la sfortuna, ma l'efficienza e l’esperienza a fare la differenza. Se si vuole avere successo contro squadre come l'Argentina, devi essere in grado di approfittare di ogni occasione che si ottiene, non importa quanto piccola. Purtroppo non siamo riusciti a farlo e questo è quello che ha fatto la differenza. Gli argentini erano semplicemente più spietati”.

Ora in panchina c’è Petkovic: “Ci sono stati alcuni cambiamenti. Un paio di giocatori hanno detto addio alla nazionale e altri non fanno più parte della squadra. Il nucleo però è rimasto lo stesso con l’aggiunta di qualche giovane. Siamo fortunati in Svizzera che molte giovani promesse stanno già giocando in Super League o nei club stranieri. I Mondiali del 2018? Tutti vorrebbero parteciparvi ma la strada è lunga, ora pensiamo a raggiungere la qualificazione a EURO 2016 in Francia, questo è attualmente il nostro obiettivo principale. Abbiamo dimostrato che ce la possiamo fare. Abbiamo un grande mix di esperienza e gioventù nella nostra squadra - un gruppo che può ancora portare un sacco di gioia ai tifosi svizzeri”.

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