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MILANOMarotta: "Totti campione in campo ma non quando parla"

17.11.14 - 19:14
Il dg della Juventus ha bacchettato il capitano giallorosso e parlato della nazionale: "Gli scontri avvenuti nel match tra Italia e Croazia hanno poco a che fare con il calcio"
Marotta: "Totti campione in campo ma non quando parla"
Il dg della Juventus ha bacchettato il capitano giallorosso e parlato della nazionale: "Gli scontri avvenuti nel match tra Italia e Croazia hanno poco a che fare con il calcio"
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MILANO (italia) - Alla cerimonia per il Premio Facchetti, organizzato dalla Gazzetta dello sport e vinto da Francesco Totti, c’è tutto il Gotha del calcio italiano oggi a Milano e tra questi anche il dg della Juventus Beppe Marotta. Il dirigente bianconero considera giusto il premio al capitano della Roma, ma se ne sottolinea il valore sportivo non dimentica i recenti veleni e le polemiche legate all’arbitraggio nello scontro diretto: “Sul calciatore c'è poco da dire. Un campione, un talento del nostro calcio. Dal punto di vista calcistico Totti è molto valido, crea sempre difficoltà. Diverso il discorso sulle sue esternazioni, parole che noi non abbiamo accettato ma questo rientra nella libertà di parola”.

Dopo un commento sui fatti di Italia-Croazia (“C'entrano pochissimo col calcio e con lo sport. È una pagina nera, fortunatamente i nostri tifosi erano esclusi. Spero che l'Uefa possa prendere provvedimenti duri. Erano immagini bruttissime in una giornata in cui lo stadio era pieno di ragazzi”) Marotta parla di Mancini (“Da una parte dispiace per l'esonero di Mazzarri. È sempre un momento non bello. Mancini ha dato molto al calcio italiano, ora rientra in un contesto diverso, porterà fiducia ed entusiasmo”) ed Allegri: “Sapevamo di contare su una società forte e su giocatori validi, che hanno ottenuto grandi risultati in questi anni con Conte, uno che ha fatto un ottimo lavoro qui. Allegri è altrettanto importante, ha vinto prima di Conte ed eravamo fiduciosi. Credevamo di avere difficoltà maggiori con lui”. Il dg difende Buffon dopo la papera di ieri contro la Croazia: “Grande calciatore e grande professionista, ma nessuno è infallibile. Non si può minimamente pensare di criticarlo, ha dimostrato con professionalità di saper difendere egregiamente la porta della nostra Nazionale”. L’ultima riflessione è sul mercato: “Guardiamo con interesse alla finestra di gennaio consapevoli del fatto che è difficile incrementare il livello qualitativo del gruppo”.

itm/red

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