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TENNISFederer: "La schiena è un problema, serve una decisione"

26.07.13 - 10:02
Dopo la sconfitta rimediata al torneo di Gstaad il renano ha sollevato dei dubbi a proposito della sua tenuta fisica
Keystone
Federer: "La schiena è un problema, serve una decisione"
Dopo la sconfitta rimediata al torneo di Gstaad il renano ha sollevato dei dubbi a proposito della sua tenuta fisica
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GSTAAD - E' finita come nessuno, nella peggiore delle ipotesi, avrebbe potuto immaginare. Roger Federer, fuori, all'esordio, davanti al suo pubblico. L'eliminazione di ieri del tennista di Basilea a Gstaad solleva ancor di più i dubbi sulla tenuta, fisica e atletica, ma forse anche mentale del giocatore che per anni ha dominato le scene mondiali del tennis. I problemi alla schiena si sono aggiunti ad un logoramento generale tanto da portare il campionissimo a confessare: "Non sono io in questo, ed è molto frustrante".

Non accadeva dal 2010, parliamo di tornei del circuito, a Roma che Federer uscisse al primo turno (quella volta con Gulbis), addirittura dal 2007 a Indian Wells contro Canas che non vincesse neanche un set. Ha provato a giocare di meno ed allenarsi di più ma non è servito, ha provato il contrario con due tornei di fila (Amburgo-Gstaad) ma il suo fisico non sembra aver retto. Idem il cambiamento, dopo Wimbledon della racchetta ancora infruttuoso. E ora cosa fare?

Come detto c'è un'aggravante. Dopo mesi di onorevole silenzio, di nessuna scusante, Federer ha ammesso ieri, nel dopo partita, di avere un problema muscolare alla schiena, che conferma i rumors che lo volevano in dubbio fino all'ultimo prima di scendere in campo ma: "Nel mio staff qualcuno mi aveva consigliato di non giocare ma io sono contento di essere sceso in campo e di aver giocato più o meno bene. Montreal? Manca una settimana, non so se ci andrò. Ora mi riposo e poi decido".

Da Wimbledon a oggi, Federer ha perso tre volte contro altrettanti giocatori fuori dai top 50: Stakhovsky (116), Delbonis (114) e adesso Brands (55). Sconfitte, queste, che fanno del suo 2013 una delle più brutte stagioni della carriera con un solo titolo all'attivo (Halle), simile all'orribile 2002 di un altro grandissimo, quel Pete Sampras che però poi trionfò agli Us Open. Chissà se Roger Federer ha mai pensato al giorno del suo ritiro. O meglio, a come vorrebbe che fosse. Soltanto Pete Sampras è riuscito nell’impresa di chiudere da trionfatore; Borg ce l’aveva quasi fatta, ma poi ha rovinato tutto con un’indecoroso tentativo di rientro. Gli altri sono stati vittime, sia pure in modi diversi, dell’inevitabile logorio.

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