Con una giornata di anticipo, imbattuto in campionato, il club luganese ha agguantato la promozione
NEUCHETEL - Con una giornata di anticipo, imbattuto in campionato, il Lugano è tornato da Neuchâtel con una vittoria che vale la Lega A. Ad inizio dell'avventura l'allenatore italiano oltre a predicare un gioco di movimento ha sempre detto di cercare di costruire un orchestra piuttosto che un esercito, la musica che si ode oggi è una dolce sinfonia bianconera e ora tutti a festeggiare nella speranza che la sinfonia del rugby arrivi nelle strade e nel cuore di tutti i luganesi.
La squadra ha dominato e stravinto grazie ad una partenza fulminante e a un primo tempo dove è riuscita ad abbinare gioco spettacolare ed efficacia, chiudendo di fatto la partita dopo la prima frazione. La trasferta a Neuchâtelnon era di quelle facili, ma la motivazione di capitan Schmitt e compagni ha fatto subito la differenza. Si dice che nel rugby la mischia trasporta il piano e i tre quarti lo suonano, nella filosofia di coach Borghetti anche la mischia, dopo la fatica del trasporto, deve contribuire, ciò è successo proprio nella partita più importante della stagione quella che ha sancito il meritato passaggio nella serie maggiore. Testimonianza ne sono le segnature di Campopiano ed Ermolli a termine di azioni corali.
Ottima prestazione perciò, sia in difesa che in attacco e alla fine la giusta ricompensa per una stagione lunga e difficile. Alti e bassi che hanno costretto il coach a modificare spesso assetto di gioco, ma anche a trovare la giusta alchimia per proporre sempre un quindici efficace. Sarebbe riduttivo fare un nome di un giocatore simbolo di questa promozione ma Borghetti ci tiene a ricordare la crescita del giovane Serventi capace di ricoprire tutti i ruoli dei tre quarti e vero trascinatore, a dispetto della giovane età, della linea arretrata luganese. È quando la cavalleria non è in giornata ci pensano quelli davanti che da quando Massimo Tallarino, coach specialista del pack di mischia, ci ha messo mano, non sono mai andati indietro. Se poi pensiamo che i non più giovani Matarese e Gustavo Schmitt sono leader indiscussi in campo, possiamo ascoltare con piacere la musica del rugby luganese.
Borghetti non ha nascosto la felicità, a fine partita, per la storica meta segnata dal club, soprattutto per i complimenti degli avversari e per il pubblico che a Neuchâtel tifava tutto per Lugano, per il bel gioco espresso e per una meritata promozione. Il campionato non è ancora concluso poiché manca ancora la partita di Berna che dovrà essere giocata al meglio per poter finire la stagione senza sconfitte all’attivo. Già dalle prossime settimane i dirigenti inizieranno a pensare al campionato di serie A e alle nuove sfide che questo club dovrà affrontare. Si è comunque consapevoli di aver raggiunto, in quel di Neuchâtel, un ulteriore passo alla crescita dell'UMB Rugby Lugano. Inoltre se si continua con la strada della professionalità da parte dei giocatori e dei membri del club, dell’attenzione sul gioco e dello spirito di crescita di tutto il movimento del Rugby nella regione, sarà possibile che la società si possa togliere altre soddisfazioni nel prossimo futuro.
Rugby Neuchâtel – UMB Lugano 03– 35 (punti 0-5)
Formazione: 15 Navas, 14 Fiala’a (Pellegrini), 13 Serventi , 12 Schmitt G. , 11Ahumada ( Da Costa) , 10 Busso, 9 Banfi , 8 Schmitt W.,7 Waber (Steck) , 6 Ermolli, 5 Matarese (Gianini) (Agustoni) , 4 Borello (bignasca) , 3 Zarrillo , 2 Campopiano , 1 Maglia(Cocchiarella).