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ATLETICAIn carcere senza gambe, l'inferno di Pistorius

17.02.13 - 13:04
Nella maggioranza degli istituti l'uso delle protesi è proibito: "Potrebbero essere usate come arma"
Keystone
In carcere senza gambe, l'inferno di Pistorius
Nella maggioranza degli istituti l'uso delle protesi è proibito: "Potrebbero essere usate come arma"
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PRETORIA (Sud Africa) – Le protesi come simbolo di lotta, di rinascita, di successo. Le protesi come simbolo di riscatto. Senza le sue gambe in carbonio, vitali dopo l'amputazione resasi necessaria a causa di una grave malattia quando ancora era piccolissimo, forse Oscar Pistorius non avrebbe mai fatto parlare di sé. Non avrebbe avuto lussi ed eccessi ma nemmeno il buio di un tunnel che non pare avere una fine.

La forza di volontà, la costanza, la rabbia forse – per una condizione sfavorevole – hanno fatto volare un altro un ragazzo che molti avevano preso come esempio. Le rudezze di un carattere che solo in questi giorni si è scoperto essere combattivo nel bene come nel male, duro nel bene come nel male, sanguigno nel bene come nel male, lo hanno riportato sulla terra.

Anzi, ancora più in basso. Già perché ora, a meno di ribaltoni incredibili – e imprevisti – l'atleta che fu dovrà passare molti anni della propria vita dietro le sbarre. E lì, beffa tra le beffe, sarà forse costretto a espiare la propria colpa senza le “ali” che gli hanno permesso di diventare un simbolo mondiale. In molti Paesi del mondo le protesi non possono infatti essere utilizzate nelle carceri. “Potrebbero essere usate come arma”, recitano i regolamenti.

Poi è vero, ne siamo convinti, che per Pistorius sarà fatta un’eccezione: la sua condizione non gli permetterebbe infatti una detenzione dignitosa. Per conservare la propria mobilità, l’atleta sudafricano sarà tuttavia costretto a scontare la propria condanna in una cella singola. Solo in questo caso – così è nelle carceri di stampo anglosassone – le protesi (e non quelle in carbonio) potranno essere consentite.

Da oggetti da beatificare, trampolini verso una vita più che normale, Pistorius potrebbe quindi trovarsi a breve a maledire le sue gambe di scorta: è forse a causa di esse, che lo hanno spinto tanto in alto, dove l'aria è fresca e rarefatta, che il suo tonfo è stato tanto rumoroso e doloroso.

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