Il numero uno dei Dragoni Lancianesi ha parlato in merito alla decisione presa dalla Commissione delle licenze di tagliar fuori i ticinesi dal massimo campionato svizzero: «Azione giustizialista»
LUGANO - La decisione emessa in mattinata dalla Commissione delle licenze ha di fatto “ucciso” la prima squadra della Lugano Pallavolo che non potrà disputare il massimo campionato di LNA.
In tarda mattinata Swiss Volley, tramite un comunicato, ha infatti fatto sapere che il ricorso inoltrato dalla società bianconera - in seguito alla non concessione della licenza resa nota lo scorso 13 giugno - è stato respinto «in quanto non rispettava le condizioni richieste».
Ma cosa si cela dietro a tutto questo? Per fare luce sull’intricata situazione abbiamo contattato il presidente dei Dragoni Pierre Lancianesi.
«Innanzitutto mi preme sottolineare che abbiamo fatto tutto il possibile per evitare quanto successo. Dal punto di vista procedurale c’è poco da fare. Sulla decisione di prima istanza abbiamo interposto ricorso e quest’ultimo è stato respinto per una questione di forma. Avevamo l’opportunità di appellarci al Tribunale Federale, ma abbiamo deciso di non farlo per due motivi: primo perché non volevamo addossarci i costi di una tale procedura e secondo perché avremmo messo sotto scacco l’intero campionato 2016-17 (la decisione sarebbe arrivata fra diversi mesi, ndr). A questo punto, settimana scorsa, abbiamo inoltrato una richiesta alla Commissione delle licenze spiegando che diverse situazioni nella nostra società erano cambiate. Abbiamo dunque chiesto se c’era la possibilità di entrare nel merito di una valutazione in seconda istanza. La risposta è stata pretestuosa: ci è stato infatti comunicato che non non erano intenzionati a fare questo passo poiché avrebbero avrebbero messo in discussione la decisione della Commissione di Ricorso»
Una decisione strana, no? «Se si legge bene la parte finale del comunicato emesso da Swiss Volley si ha la conferma che tutto quanto successo sia strano. È una decisione che potrebbe apparire pretestuosa e dà l’idea di un’azione giustizialista. Se cosi fosse sarebbe molto grave».
E ora non vi resta che leccarvi le ferite… «Stiamo già lavorando sul settore giovanile. Questa decisione purtroppo vanifica il lavoro di cesello che avevamo iniziato un paio di mesi fa con gli sponsor per rientrare dalle esposizioni. Ci mette in difficoltà».
Infine da segnalare che la Pallavolo Lugano nella prossima stagione sarà declassata all'ultimo posto con zero punti e se adempirà ai requisiti potrebbe rientrare già dal campionato successivo in LNA: «Una decisione davvero senza senso», ha concluso il presidente.
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