Cerca e trova immobili

FORMULA 1Van der Garde verrà risarcito con 15'000'000 di euro: "Il mio sogno è finito"

18.03.15 - 21:12
"Da pilota e appassionato sono molto triste e deluso. Se avessi insistito probabilmente le macchine sarebbero state sequestrate e il team principal avrebbe rischiato il carcere"
Van der Garde verrà risarcito con 15'000'000 di euro: "Il mio sogno è finito"
"Da pilota e appassionato sono molto triste e deluso. Se avessi insistito probabilmente le macchine sarebbero state sequestrate e il team principal avrebbe rischiato il carcere"
SPORT: Risultati e classifiche

MELBOURNE (Australia) - A breve renderà noto l’accordo preso con la Sauber, si parla di 15 milioni di euro di risarcimento. Giedo Van der Garde ha praticamente messo la parola fine alla vicenda che nelle ultime settimane l’ha visto protagonista tra i banchi del tribunale di Victoria, Australia, per un contratto da titolare non mantenuto dalla scuderia di Hinwil.

Nel frattempo il pilota olandese ha voluto precisare i dettagli della telenovela che lo ha portato a sfidare il team svizzero, consapevole che questa vicenda segnerà per lui probabilmente la fine della sua avventura in F1:

“Il mio sogno è finito e il mio futuro in F1 è probabilmente compromesso. Da pilota e appassionato sono molto triste e deluso. Avevo un contratto valido per guidare nel 2015 e fino a sabato ho fatto di tutto per essere reintegrato. La battaglia giuridica in realtà è iniziata l’anno scorso ma è diventata pubblica solo qualche settimana fa, quando abbiamo provato a costringere il team ad accettare le sentenze dei tribunali”. L'ex Caterham si scaglia contro il team principal Monisha Kaltenborn: “È stata intrattabile, non voleva lasciarmi correre nonostante i miei diritti contrattuali, le decisioni della giustizia e le mie capacità di pilota. Avrei potuto insistere ma lei aveva già deciso. Lottare ancora avrebbe finito con il danneggiare il team, probabilmente se avessi insistito le macchine sarebbero state sequestrate dal tribunale e avrei rovinato la carriera di due giovani piloti, come Ericsson e Nasr. Forse anche la team principal avrebbe rischiato il carcere. Non ho voluto prendermi questa responsabilità anche se la colpa di tutto è del team. Posso dire di aver avuto la solidarietà di alcuni piloti, personalità del paddock, dirigenti ed ex piloti di F1. Spero che tutto questo possa servire per stabilire nuove regole che tutelino i diritti dei piloti”.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE