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FORMULA 1Alonso e la legge del contrappasso

22.11.12 - 12:57
A Interlagos lo spagnolo potrebbe rifarsi della malasorte che gli ha tolto il titolo due anni fa
Archivio Keystone
Alonso e la legge del contrappasso
A Interlagos lo spagnolo potrebbe rifarsi della malasorte che gli ha tolto il titolo due anni fa
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INTERLAGOS (Brasile) - Fernando Alonso: una gara da giocare, 71 giri per sperare, 13 punti da recuperare e un Mondiale da vincere. In cosa sperare? Nell'impossibile, nella legge del contrappasso. In qualcosa di divino che gli restituisca quanto la malasorte gli ha tolto due anni fa ad Abu Dhabi. Forse proprio a quella rimonta subita, guardacaso da Vettel, il pilota della Ferrari fa affidamento per tenere accesa la fiammella iridata. Ma i presupposti non sono proprio uguali. Intanto tra Raikkonen, Hamilton, Button, Massa si cercano alleati per la disperata rincorsa rossa.

Affidabilità e pioggia - La forza della Ferrari non è paragonabile a quella della Red Bull di quel 2010. Poco o nulla lascia pensare che Alonso possa vincere a mani basse in Brasile e attendere sperando che gli altri stiano davanti a Vettel, unico vero dominatore delle gare da due mesi e più a questa parte. Ma sperare non costa nulla e se sulla competitività Ferrari (lontano in qualifica, meglio in gara ma comunque da 3° posto) c'è poco da aggiungere bisogna guardare ad altro. All'affidabilità della Red Bull non sempre inecceppibile. Chiedere a Webber dopo Austin ma anche allo stesso Vettel a Monza. L'alternatore che fa le bizze spaventa e non poco quasi quanto una gara bagnata (prevista pioggia sabato e domenica) che potrebbe scombinare i piani lineari del pilota tedesco.

Hamilton, Massa, Button e Raikkonen - E poi ci sono loro, i quattro cavalieri dell'Apocalisse. Sono i potenziali alleati di Alonso. Quello più ovvio è Massa, compagno dello spagnolo, che potrebbe chiudere al meglio questo suo finale di stagione in crescendo, su una pista che conosce a menadito e che lo ha visto vincere già in passato due volte con tanto di titolo accarezzato nel 2008. Poi c'è Hamilton, che quel Mondiale lo vinse. Ad Austin ha battuto Vettel, ad Abu Dhabi stava dominando prima del ritiro. Forse quello più in forma perchè senza pensieri, senza pressioni e al passo d'addio con la McLaren. Il suo compagno Button a Interlagos ha vinto il suo unico titolo Mondiale, nel 2009 alla guida della BrawnGP. Infine Raikkonen terzo in classifica che, nel 2007 in Ferrari, a Interlagos ha vinto il titolo ai danni di Hamilton e Alonso, allora compagni in McLaren ed è salito sul podio brasiliano ben cinque volte.

In breve - A Vettel basterà arrivare 4° per confermarsi campione indipendemente dal risultato di Alonso. Fernando è campione se: vince e Vettel chiude 5° o peggio; arriva 2° e Vettel finisce 8° o peggio; arriva 3° e Vettel arriva 10° o peggio. (ITM)

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