CALCIOYakin: "Sto per tornare. E il Belli non ha smesso di pensare alla promozione"

BELLINZONA. Dopo un lungo periodo di riposo a causa di un infortunio, Hakan Yakin tornerà ad allenarsi questa settimana. Ma nel frattempo sta anche pensando al suo futuro.

Hakan Yakin, nelle ultime settimane abbiamo sentito poche notizie che la riguardano. Cosa sta succedendo?
"L’infortunio al ginocchio si è rilevato più complicato del previsto e per questo mi sono dovuto concentrare in prima linea sulla riabilitazione. Ho fatto allenamento e un programma di fisioterapia speciale da un medico di fiducia a Basilea. Ma non mi sono perso una sola partita del Bellinzona e ho seguito la squadra con interesse".

E ora, può tornare sul campo?
"Il mio scopo è tornare ad allenarmi con la squadra dopo queste settimane di riposo forzato".

Ai granata la sua presenza in capo potrebbe davvero servire, soprattutto dopo la batosta contro il Winterthur...
"Non ho intenzione di entrare in questa polemica. Tra l’altro, il Bellinzona è riuscito a vincere spessissimo prima di inciampare contro il Winterthur. E questo senza di me".

Ma allora, la squadra non ha bisogno di lei?
"Questa è una domanda che diversi media ticinesi si sono posti. Ma come ho già affermato diverse volte, la Challenge League non è una facile, lì si gioca un calcio da prendere sul serio. In questa situazione, nemmeno un Hakan Yakin può fare quello che vuole. Certo, se sono in forma posso continuare a contribuire in modo decisivo".

La distanza dall’Aarau, il primo della classifica è grande. Ce la farà il Bellinzona a recuperare?
"La stagione è ancora lunga. Alla fine la situazione potrebbe di nuovo diventare interessante. Ma il fatto che solo una squadra andrà nella Super League non rende le cose così facili".

Per quanto vuole ancora giocare a calcio?
"Continuerò finché il fisico me lo permette e finché riuscirò a divertirmi. Ma se mi accorgerò di diventare un peso, allora mi tirerò immediatamente indietro".

E a suo fratello Murat cosa consiglia?
"Al momento mio fratello si concentra sul suo nuovo lavoro con il Basilea. Ci sentiamo regolarmente  ma le assicuro che mio fratello non ha bisogno dei miei consigli per la sua attività da allenatore".