CALCIOPugno a un aggressore, Bonucci sventa una rapina

TORINO - Non è un pugile ma Leonardo Bonucci, difensore centrale della Juventus, ha spesso a che fare con la boxe da strada. L'ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato giovedì, quando “Leo” ha sferrato un cazzotto a un rapinatore che gli aveva intimato di consegnargli l'orologio. Una storia che sa di poliziesco americano ma che, invece, almeno stando alle testimonianze, sarebbe pressoché vera specie nel suo lato più pericoloso.

I fatti. Giovedì scorso Bonucci si è recato in un concessionario Ferrari a Torino. All'uscita il bianconero, in compagnia della moglie, si è visto avvicinare da un ladro che gli ha puntato contro la pistola, intimandogli di consegnare l’orologio. Il difensore della Nazionale non si è scomposto e ha sferrato un pugno in faccia all’aggressore, mettendolo di fatto in fuga. Ma non è finita qui perché il bianconero Bonucci ha anche provato a rincorrere il ladro, incurante delle urla preoccupate della moglie che si era chiusa in macchina con il figlio di pochi mesi. Sembra che Bonucci non si sia spaventato neppure dinnanzi alle minacce del rapinatore "Che fai, sei un pazzo: io ti sparo...". Che alla fine è fuggito in moto con un complice. Il giocatore ha successivamente presentato regolare denuncia contro ignoti in questura. Nessun identikit ma solo una caratteristica meridionale dell'accento del delinquente.

Precedenti tra serio e faceto. Bonucci non sarebbe nuovo alle scazzottate. La scorsa primavera prima di Fiorentina-Juventus si era vociferato che lui e Vidal avessero dato vita a una minirissa all'interno e all'esterno di una discoteca del torinese. Proprio nella partita del Franchi, vinta poi dalla Juve per 5-0, Bonucci dopo il gol del compagno cileno lo festeggiò mimando un finto cazzotto, Vidal finì al tappetto completando la "pantomima". (ITM/red)