Cerca e trova immobili

CALCIOLaporta: "Guardiola compatibile con Berlusconi"

20.10.12 - 16:31
L'ex presidente del club catalano apre la porta ad un futuro al Milan dell'ex allenatore del Barcellona
Keystone
Laporta: "Guardiola compatibile con Berlusconi"
L'ex presidente del club catalano apre la porta ad un futuro al Milan dell'ex allenatore del Barcellona
SPORT: Risultati e classifiche

BARCELLONA (Spagna) - Se sul calciomercato delle panchine ai tifosi del Milan dovessero chiedere chi vorrebbero l’anno prossimo ad allenare i rossoneri ci sarebbe un plebiscito: Pep Guardiola non ha mai giocato nel club di Berlusconi, è sempre stato un rivale da guardare con rispetto e timore, non ha nel curriculum quel dna rossonero che costituirebbe un requisito indispensabile o quasi per allenare la squadra ma è nei sogni di tutti. Galliani e Berlusconi compresi. Sui primi approcci fatti dall’ad milanista per avvicinare l’ex allenatore del Barcellona s’è già detto tanto, dalle telefonate al procuratore al fantomatico viaggio di Galliani a New York. Lo stesso plenipotenziario rossonero ha chiarito che in America lui va a trovare la figlia non a cercare Guardiola che si sta godendo il suo anno sabatico negli States dove peraltro, a conferma dell’intenzione di non voler cambiare aria presto, ha iscritto anche le figlie a scuola. Che però l’assenza di Guardiola dalle panchine non durerà in eterno è certo. Prima o poi tornerà ad allenare ed in tanti stanno alla finestra per capire dove potrà andare. Le nazionali di Spagna e Brasile pendono dalle sue labbra ma anche club prestigiosi come il Manchester United, che deve trovare un erede degno a Ferguson, hanno già mosso i loro passi. Il Milan è tra quelli che seguono con attenzione gli sviluppi della situazione e secondo Laporta, ex presidente del Barca, un feeling tra il tecnico che ha vinto tutto in azulgrana ed il presidente rossonero Berlusconi è possibile. Intervistato da Tuttosport Laporta ha raccontato la sua esperienza con Guardiola, la sua grande scommessa visto che non ebbe paura di affidargli la prima squadra del Barcellona promuovendolo dal settore giovanile.

Si racconta che Guardiola entrò nell’ufficio del presidente e gli disse: “Se ha coraggio prenda me”. Quel coraggio Laporta lo ebbe e oggi rivela che a suo modo di vedere l’istrionismo di Berlusconi e la sobrietà di Guardiola sarebbero compatibili: "Pep è uno che non bada ai fronzoli. Era al Barça per lavorare e lo voleva fare nella massima tranquillità. Conosco Berlusconi e posso assicurare che è uomo di grande carisma. Guardiola ama l’Italia, come me del resto. È una passione comune. Pensi che quando viaggiavamo con la squadra, Pep leggeva solo i quotidiani italiani". Non sa dire Laporta se il suo ex allenatore tornerà già il prossimo anno su una panchina ma di sicuro conosce cosa può stimolarlo: "Se allenerà l’anno prossimo lo dovrebbe chiedere a lui. Ci siamo sentiti prima che partisse per New York ed era molto sereno. Pep è una grande persona sempre alla ricerca dell’eccellenza". Laporta ritiene che l’attuale dirigenza del Barcellona non abbia fatto abbastanza per convincere Guardiola a rimanere alla guida del dream team azulgrana: "No. Ora c’è Vilanova e questo è garanzia di continuità. Non ho fiducia, però, nei nuovi dirigenti. Li conosco e so che non credono nel nostro modello". Di certo c’è che Guardiola in Italia ci viene spesso perché ama l’arte, e fa tappa a Firenze spesso, perché ha tanti amici (da Baggio a Carlo Mazzone) ma anche perché ama il calcio italiano. In Lombardia ha già preso casa, per convincerlo non servono solo soldi per l’ingaggio ma soprattutto un progetto serio e stimolante. Al Milan sognano anche per questo motivo: cosa può stimolare di più che riportare il glorioso squadrone rossonero alla gloria smarrita? (ITM)

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE