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FORMULA1Alonso, Hamilton, Raikkonen e Vettel: che jolly uscirà dal mazzo?

11.09.12 - 15:49
La corsa al titolo è sempre più avvincente. Alonso pare favorito ma gli avversari non mollano la presa
Keystone
Alonso, Hamilton, Raikkonen e Vettel: che jolly uscirà dal mazzo?
La corsa al titolo è sempre più avvincente. Alonso pare favorito ma gli avversari non mollano la presa
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MONZA (Italia) - Quattro nomi buoni per il Mondiale di Formula Uno 2012. Chi se lo sarebbe aspettato dopo il dominio Red Bull e di Vettel in particolare lo scorso anno? Forse nessuno. Merito dei regolamenti, delle gomme Pirelli che hanno saputo dare un'incertezza ad ogni gara con vincitori spesso diversi e situazioni ribaltate di giro in giro, di gran premio in gran premio. Fernando Alonso, Lewis Hamilton, Kimi Raikkonen, Sebastian Vettel. Sono loro, racchiusi in poco più di 40 punti, gli aspiranti principali al titolo. Per onore di matematica andrebbero aggiunti anche Mark Webber, a soli -8 dal tedesco compagno di scuderia, e Jenson Button che però paga una primavera deludente e il ko della sua McLaren a Monza: 78 punti sono tanti da recuperare.

Ma andiamo ad analizzare i 4 moschettieri a 7 gare dalla fine.
FERNANDO ALONSO. Chi sta in testa è avvantaggiato anche solo per questo fatto. Poi i punti di vantaggio dell’iberico non sono nemmeno pochi: 37 su Hamilton, qualcuno di più sugli altri, molto ravvicinati. Lo spagnolo è la regolarità fatta a persona. A Spa la semi-pazzia di Grosjean ha messo fine ad una striscia di risultati positivi che stava per mettere in crisi il record di Michael Schumacher dei tempi d'oro. Facile allora pronosticare il ferrarista quale favorito per il titolo anche perché la Ferrari ha compiuto passi da gigante. Alonso è stato bravo a tenere botta nelle prime gare, raccogliendo punti e podi preziosi. Poi quelle vittorie piazzate al momento giusto lo hanno proiettato molto in alto, davanti a tutti. La sua concentrazione, specie quest'anno, sembra non venire mai meno anche dinanzi ai mille problemi avuti a Monza.
Ma… c'è anche "però". La Ferrari è forte ma non fortissima. Sulla maggior parte dei circuiti non è mai stata la migliore, in prova come in gara. Alonso ci ha dovuto mettere del suo. Lo strapotere della McLaren negli ultimi due Gran Premi, tre contando anche l'Ungheria prima della sosta, devono far riflettere Maranello perché un Hamilton a -37 fa paura specie in una Formula che non ti permette flessioni

LEWIS HAMILTON. Il più in forma è dire poco. Se la gioca alla pari con Alonso. La McLaren, dopo gli aggiornamenti post Gp di Germania, è diventata quasi imbattibile. Il ragazzo è veloce, come la macchina, spesso però si trova invischiato in lotte e situazioni che lo penalizzano nei risultati. Ma il futuro sembra roseo. C'è però il problema del rinnovo con McLaren che ha fatto alzare un polverone di voci, polemiche e chissà qualche malumore interno. L'inglese deve restare concentrato sul campionato.

KIMI RAIKKONEN. Tra i primi nel Mondiale è l'unico che non ha ancora vinto eppure è lì neanche troppo distante per non sognare. Incredibile il suo rendimento. Lui un titolo sa come si vince (lo ha fatto con la Ferrari e proprio con una regolarità e una rimonta finale, all'ultima gara nel 2007) ma ha bisogno di una macchina finora regolare ma incapace di guizzi inarrestabili.

SEBASTIAN VETTEL. Non è la Red Bull dello scorso anno, non è molto probabilmente il Vettel delle ultime due stagioni. Per un pilota giovane come lui, una flessione fisiologica ci può anche stare, altrimenti altro che Fangio e Schumacher. Ma per il tedesco vale, ancor più, il discorso fatto per Raikkonen. Il solo fatto di averlo in lotta per il Mondiale è un problema per i suoi concorrenti perché Seb ha il talento per riprendere Alonso. Sul fatto che la Red Bull abbia il potenziale per imporsi ci sono dei dubbi legittimati dalle ultime prestazioni. Lenta in prova, costante in gara. Per il momento le chance di Vettel, che dopo Spa si era portato a -24 da Alonso, di vincere il Mondiale restano immutate. (ITM/red)

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