CICLISMOContador ipoteca la Vuelta

BOLA DEL MUNDO (Spagna) - Non ha tradito le attese la 20/a e pentultima tappa della Vuelta Espana 2012. Alberto Contador ha resistito all'ultimo attacco infertogli da Jochim Purito Rodriguez e si è aggiudicato, salvo miracoli nella passerella di Madrid domani, la corsa a tappe spagnola. Resiste anche Valverde che tiene il 2° posto proprio dall'attacco di Rodriguez che si è dimostrato anche oggi il più forte in salito e che paga amaramente l'unica defaillance, qualche giorno, in questa Vuelta. Onore a Denis Menchov, in passato re del Giro d'Italia, che con un'azione solitaria si è aggiudicato la tappa che partiva dal golf club della Faisanera, con arrivo a 170 km sulla Bola del Mundo, il tetto della Vuelta (2.247m): gpm di categoria especial di 11,4 km all'8,6% con punte, a un km dal traguardo, al 23%.

Folto gruppo di fuggitivi a inizio tappa, sono 17: Juan Jose Cobo Acebo, Maxime Bouet, Matteo Montaguti, Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff, Kevin Seeldraeyers, Klaas Lodewyck, David De La Fuente Rasilla, Leonardo Fabio Duque, Romain Sicard, Thomas Peterson, Mikhail Ignatyev, Denis Menchov, Denys Kostyuk, Eros Capecchi, Kevin De Weert, Gert Steegmans, Simon Clarke, Tiago Machado, Richie Porte E Simon Geschke. Vantaggio massimo sui 10' che diminuisce lungo le varie salite disseminate prima della Bola del Mundo.

L'azione risolutiva la portano in testa Menchov e Porte. Dietro restano i big della classifica con Contador che controlla Rodriguez e Valverde. I tre si studiano, controllano e si attaccano. Lo scatto decisivo lo compie Purito Rodriguez che stacca gli altri due che lo precedono in classifica. Contador non crolla, Valverde resiste con le unghie e con i denti. Purito non guadagna quanto dovrebbe e vorrebbe, solo 40" circa, neanche buoni per scavalcare Valverde. La Vuelta, nonostante il dominio in salita non è sua. Vince la tappa Menchov che stacca Porte.

Alberto Contador, domani a Madrid, potrà festeggiare l'ennesima corsa a tappe vinta in carriera. A meno che non succeda ancora qualcosa. Di questi tempi, nel ciclismo soprattutto, non si può mai dire... (ITM)