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CALCIOMorandi: "Bilancio deludente"

03.09.12 - 09:49
L'allenatore bianconero non è per niente contento delle prestazioni offerte dalla sua squadra in trasferta. Nell'imminente pausa nazionale cercherà di apportare i giusti correttivi
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Morandi: "Bilancio deludente"
L'allenatore bianconero non è per niente contento delle prestazioni offerte dalla sua squadra in trasferta. Nell'imminente pausa nazionale cercherà di apportare i giusti correttivi
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LUGANO - È un cammino balbettante quello che ha proposto il Lugano in queste prime otto giornate di campionato. Molto bene in casa, zoppiccante in trasferta. È questo il riassunto delle prime partite disputate dagli uomini di Davide Morandi: "Vogliamo invertire la tendenza", ha detto il tecnico 47enne. Il bilancio parla chiaro: in casa 4 vittorie e 1 pareggio, in trasferta 3 sconfitte in 3 partite.

Davide Morandi, come si spiega questo mal di trasferta?
“È un campionato difficile e noi non abbiamo ancora capito come si interpretano le partite giocate lontano da Cornaredo. Io come allenatore devo probabilmente capire che in trasferta è meglio adottare un sistema di gioco diverso”.

È un problema di approccio?
“No, non è questo il problema. Dominiamo le partite, soltanto che non riusciamo a passare in vantaggio per primi e credo che alla fine la paghiamo. Ad Aarau non siamo stati in grado di gestire il vantaggio, mentre sabato a Winterthur abbiamo incassato l’1-0 sulla primissima azione che hanno avuto. Dopo questa rete abbiamo continuato a dominare, abbiamo trovato il pareggio e colpito una traversa. Purtroppo su un’altra discesa zurighese un po’ casuale il Winterthur si è guadagnato un calcio di rigore. Così diventa poi difficile”.

Dunque ai giocatori non rimproveri nulla?
“No, ai miei ragazzi non rimprovero nulla. A me stesso sì. Purtroppo ho constatato che in questo momento ci sono 2-3 giocatori che non riescono a reggere i 90 minuti al ritmo che pretendo io. In questo senso dovrò adottare dei correttivi”.

Mister Morandi, nonostante le difficoltà nell’affrontare le partite in trasferta, qual è il suo bilancio dopo queste prime otto giornate?
“Deludente. Mi sarebbe piaciuto dare dei segnali più forti soprattutto in trasferta. Anche se non bisogna dimenticare che le partite giocate fuori casa  le abbiamo disputate a Bellinzona, Aarau e Winterthur. Bisognerà fare questo bilancio quando queste tre squadre saranno venute a giocare a Lugano”.

In casa funziona però tutto bene…
“Certamente, con quattro vittorie e un pareggio possiamo essere soddisfatti. Ma anche fuori casa abbiamo disputato delle buone partite e a volte abbiamo anche dominato l'avversrio".

Ti piace questo campionato a dieci squadre?
“Con questa nuova formula bisogna fare attenzione a non esaltarsi troppo per una vittoria e a non deprimersi per due sconfitte. Prendiamo il Chiasso che tutti davano per derelitto ad inizio campionato, i rossoblù sono a un punto dal Lugano e a tre punti dalla vetta. È un campionato durissimo”.

Su cosa lavorerà il Lugano in questa pausa di due settimane?
“Innanzitutto dobbiamo sistemare la condizione fisica di alcuni giocatori. In un secondo tempo mi soffermerò sulla possibilità di modificare l’assetto tattico a dipendenza dell’impegno che avremo e della squadra che dovremo affrontare”.

In che ottica son stati fatti gli ultimi acquisti del Lugano?
“Bisogna in un primo luogo  scindere il mercato dei giocatori che sono arrivati. Lescando e Dragicevic seguiranno un percorso di formazione e saranno dirottati alla Under 21. Mentre Sabbatini, Lorenzi e Urbano serviranno alla causa della prima squadra. Da qui però a dire che saranno giocatori che faranno la differenza ce ne passa. Io adesso mi voglio concentrare sull’assetto difensivo perché se in casa dominiamo le partite e non subiamo gol, in trasferta dominiamo ma subiamo le reti. Sistemare ciò per me ora è una priorità”.  

Passando alla tua ex squadra, come giudichi le difficoltà che sta incontrando il Locarno?
“Bisogna anche notare che io avevo a disposizione un’altra squadra. Partenze come Hassell, Sadiku, Milosevic, Maccoppi e Chappuis sono difficili da colmare. Evidentemente questo gap dalla penultima comincia a diventare pesante. Ma il campionato non è finito”.

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