HOCKEYMarco Vella: "I giovani biancoblù saranno ancora più motivati""

AMBRÌ - Il settore giovanile è il fiore all’occhiello dell’HCAP, nonché il punto di forza della squadra leventinese. Ogni anno per volontà e necessità vengono inseriti in prima squadra i giovani di maggior talento. Questi ultimi hanno la possibilità sia di diventare delle bandiere della squadra, sia di essere adocchiati da squadre più blasonate e la loro cessione viene monetizzata per la felicità delle casse biancoblù. Per questo motivo il Gruppo di sostegno HCAP, che ha come presidente Marco Vella e che è composto da tifosi genuini che si battono per la causa della loro squadra del cuore da molti anni, ha deciso di istituire il 500% Ambrì.

Marco Vella, in che cosa consiste questa iniziativa?
“500% Ambrì ha lo scopo di finanziare ogni anno il contratto al rookie più promettente del settore giovanile dell’HCAP. Il giocatore verrà votato da una commissione composta da cinque persone: coach della prima squadra, direttore sportivo, presidente HCAP, un membro del comitato del GDS e, dopo estrazione l’ultimo a votare sarà un tifoso che avrà aderito a questa iniziativa”.

Come funziona?
“L’obiettivo è quello di costruire un gruppo di 500 persone che tramite il versamento di 100 franchi annui e per una durata di cinque anni, possa coprire l’onere finanziario del giovane più promettente del vivaio biancoblù prescelto, ovvero il salario, gli oneri sociali, il materiale e le trasferte. Se l’obiettivo verrà raggiunto, la squadra leventinese potrà contare su un ulteriore apporto finanziario e i tifosi potranno assicurarsi che un giovane sia nuovamente riuscito a compiere il grande salto in prima squadra. Il giocatore scelto dalla commissione verrà premiato durante la prima partita di campionato e gli verrà consegnata una maglia con il logo 500% che indosserà nel preriscaldamento partita, così da poter riconoscere il proprio rookie”.

Perché aderire al “500%” Ambrì?
“Perché in questo modo si contribuisce al futuro di un talento e aderendo questo rookie apparterrà un po’ a tutti coloro che verseranno questi 500 franchi. Inoltre chi ha l’Ambrì nel cuore può sopportare la spesa di cento franchi all’anno”.

Com’è nata questa iniziativa?
“È un’iniziativa nuova lanciata alla fine della stagione 2011-2012. Attualmente contiamo 400 iscritti ed è stata fatta una specie di rete di vendita. Chiaramente una volta raggiunto il numero si potrà continuare per finanziare anche in futuro. È anche possibile che per un anno non ci sia un giovane del vivaio che riesca a fare il grande salto in prima squadra, in quel caso o contribuiamo due anni di fila per lo stesso giocatore o versiamo direttamente l’importo al settore giovanile”.

L’Ambrì è comunque famoso per avere un ottimo vivaio, quindi non dovrebbe esserci carenza di giovani…
“I vertici del club non mi hanno garantito un giovane ogni anno, comunque è vero che normalmente ogni stagione due o tre giocatori riescono a farsi vedere in prima squadra. Non dovrebbero esserci problemi anche se chiaramente il ragazzo in questione dovrà essere presente in diverse occasioni. Non deve per forza essere il Pestoni di turno, l’anno scorso Dotti ha fatto qualche apparizione per esempio e se quest’anno dovesse giocare di più potrebbe essere lui o uno come lui. Potrebbe rientrare in questo progetto anche Grassi per esempio se non dovesse esserci un altro nuovo giovane, visto che il ragazzo l’anno scorso ha fatto veramente bene e per questa prima stagione potrebbe essere un lancio”.

Quanto è importante il gruppo di sostegno per l’Ambrì?
“Con circa 600'000 franchi l’anno siamo il secondo sponsor del club. Cerchiamo sempre di trovare iniziative, ma stentiamo a trovare cose nuove, visto che negli ultimi anni i risultati sportivi  non ci hanno aiutato. Abbiamo cercato di fare qualcosa di nuovo, alla portata di tutti e che abbia un po’ di logica. L’importante è che questa iniziativa sia un’ulteriore motivazione per i ragazzi di mettersi in mostra. Raggiungendo l’obiettivo otteniamo 50'000 franchi all’anno e se dovesse andare bene, in un futuro si potrebbe ambire a traguardi più importanti”.