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CALCIORusso: "Morandi lavora bene sul campo e ti dice le cose in faccia"

10.07.12 - 07:04
Dopo aver ufficializzato Renzetti come azionista di maggioranza, il Lugano si appresta a iniziare il campionato di Challenge League. La squadra è un bel mix di giocatori giovani e d'esperienza
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Russo: "Morandi lavora bene sul campo e ti dice le cose in faccia"
Dopo aver ufficializzato Renzetti come azionista di maggioranza, il Lugano si appresta a iniziare il campionato di Challenge League. La squadra è un bel mix di giocatori giovani e d'esperienza
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LUGANO - Dopo aver ufficializzato Angelo Renzetti come azionista di maggioranza, il Lugano si appresta a iniziare il campionato di Challenge League 2012-2013. Per i bianconeri non è stato un precampionato sereno, visto che l'incertezza societaria ha influito sulla rosa. Sono state tante le partenze illustri, fra cui quelle di Bonanni e Afonso, ma i rinforzi di peso ancora non ci sono stati. Sabato 14 luglio inizia il campionato e il Lugano ospiterà il Wil a Cornaredo, con un mix di giovani promettenti e di giocatori d'esperienza pronti a dar battaglia e fra questi c'é l'esperto estremo difensore Francesco Russo.

Francesco Russo, come procede la preparazione?
“Abbiamo avuto una situazione societaria che si è dovuta chiarire e di conseguenza i giocatori al seguito erano pochi, quindi abbiamo lavorato molto intensamente e giocato poche amichevoli. Partiamo magari un po’ più in salita rispetto alle altre squadre, però vedremo di mettercela tutta".

Come hai visto la squadra nelle poche amichevoli che avete disputato?
“Devo dire che abbiamo fatto bene. Sia contro il Chiasso sia contro lo Zurigo abbiamo cercato di mettere in pratica le idee del mister e quando ci siamo riusciti abbiamo fatto delle belle cose. Quando è scesa in campo la squadra che dovrebbe essere titolare, abbiamo mostrato un'ottima intesa. Ci stiamo ancora costruendo visto che qualcuno deve ancora arrivare e comunque abbiamo ragazzi giovani che avranno bisogno di tempo e noi veterani dovremo aiutarli a integrarsi al meglio. Abbiamo fatto vedere un bel calcio e dovremo riproporlo in stagione".

Com'è l'ambiente in squadra?
“Ci sono ragazzi giovani molto motivati e che hanno voglia di giocare e vivere un campionato che non sarà la solita Challenge League. Quest'anno sarà un torneo d’élite visto che ci sono solo dieci squadre. Il livello sarà molto più alto rispetto agli anni scorsi, perché tutte cercheranno di rinforzarsi e di tenersi stretta la categoria. L’ambiente è molto piacevole e sereno e devo dire che tutti hanno sempre dato il massimo anche in certe situazioni poco chiare. Sono stati tutti encomiabili e abbiamo lavorato con professionalità".

Obiettivi per la stagione 2012-2013?
“Non partiamo sicuramente da favoriti come l’anno scorso. Magari però non iniziando con i riflettori puntati addosso riusciremo a toglierci le nostre soddisfazioni. Cercheremo di fare il massimo domenica dopo domenica, gli obiettivi si costruiscono cosi. L’obiettivo principale è una salvezza brillante da ottenere in anticipo”.

Cosa pensi sia mancato nella scorsa stagione?
“I problemi li abbiamo avuti all’inizio e dopo la nostra bellissima rimonta abbiamo perso qualche colpo inevitabile e per essere efficaci avremmo dovuto vincerle tutte. Ci sono state una serie di cose strane: squalifiche, rescissioni di contratto, cambio di allenatore e confusione. In un mese abbiamo fatto due punti in cinque partite e ci siamo staccati dalla zona alta. Poi è arrivato Moriero e anche lui ci ha messo un attimo a capire il campionato e la squadra che aveva a disposizione, ma quando abbiamo trovato l’equilibrio abbiamo dimostrato di poter battere chiunque. Eravamo la squadra più continua che otteneva grandi risultati come le due vittorie contro il San Gallo. Poi, il derby di pallanuoto contro il Bellinzona e il rigore inventato dato al Locarno hanno fatto il resto”.

Quali squadre vedi favorite nella prossima stagione in Challenge League?
“Bellinzona e Aarau sicuramente perché partono con organici importanti e sono reduci da un ottimo campionato. Anche il Vaduz, che con l’acquisto di Afonso, ha ancora più qualità. Non essendo sceso nessuno dalla Super League, sarà un campionato fra pari categoria e chi sarà più continuo sarà promosso. Sarà una delle piu belle Challenge League degli ultimi anni”.

Com'è lo stile di Morandi?
“Mi piacciono le sue idee. Adora la velocità e giocare palla a terra, andare in verticale e avere un ritmo alto di gioco. È stato molto bravo ad adottare fin da subito questo metodo. Per un coach non è mai facile iniziare una nuova avventura dove c'erano altri sistemi di gioco e un'altra mentalità. Conosce questo campionato e ha l’esperienza necessaria per guidare questo gruppo. Fino a questo momento non ci possiamo lamentare, lavora bene sul campo, è onesto e dice le cose che pensa in faccia. Mi auguro che ci toglieremo delle buone soddisfazioni e che lui possa continuare con il Lugano le belle cose fatte vedere a Locarno".

Tutte le ticinesi hanno cambiato l'allenatore...come le vedi le squadre? Avranno difficoltà?
“La difficoltà sta soprattutto nel fatto che qui in Svizzera dalla fine della stagione all’inizio di quella seguente passa davvero poco tempo. Bisogna sistemare l’organico e cercare di dare le proprie idee in breve tempo. Però sono tutti allenatori preparati, che conoscono questo campionato e i suoi giocatori. La ragione la da comunque sempre il campo. Partiremo tutte sullo stesso piano, tranne il Bellinzona che è leggermente favorito”.

Punti forti e punti deboli della tua squadra?
"I punti forti sono l'entusiasmo di questi ragazzi di mettersi in mostra. Daremo battaglia a tutti, mentre visto che abbiamo una squadra molto giovane, dovremo imparare a gestire i momenti particolari di una singola partita o del campionato, riuscire ad avere un equilibrio che l’inesperienza ti porta a non riuscire a gestire. Siamo comunque un bel mix fra giovani e veterani. Dovremo essere bravi a creare un gruppo forte e equilibrato".

Fa paura la concorrenza di Casanova o è uno stimolo a fare meglio?
“Bisogna essere pronti ogni anno a dare il massimo e conquistarsi giorno dopo giorno il posto. Nessuno ti garantisce niente se non lavori bene. Michael è un ottimo portiere e ora deve recuperare la forma fisica migliore, visto il brutto infortunio alla spalla che l’ha costretto a stare fuori un anno. Non è facile ma sta lavorando duramente. È importante avere in rosa ragazzi giovani validi perché non ti fanno mai abbassare la guardia ed è sempre un modo per crescere. Non si smette mai di imparare e quando sei stimolato da un ragazzo forte è una sfida molto interessante”.

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