Cerca e trova immobili

HOCKEYDomenichelli: "Per vincere dobbiamo cambiare la mentalità"

25.06.12 - 14:09
L'attaccante bianconero ha analizzato le manovre di mercato del Lugano mettendo sotto i riflettori i punti forti e anche quelli deboli della sua squadra in previsione della prossima stagione
Ti-Press
Domenichelli: "Per vincere dobbiamo cambiare la mentalità"
L'attaccante bianconero ha analizzato le manovre di mercato del Lugano mettendo sotto i riflettori i punti forti e anche quelli deboli della sua squadra in previsione della prossima stagione
SPORT: Risultati e classifiche

LUGANO - Mancano poco più di due mesi alla ripresa del campionato svizzero di hockey e il Lugano, così come le altre squadre della lega, è alle prese con la fase della preparazione fisica per poi affrontare con le giuste energie le fatiche della lunga regular season e dei playoff. “Abbiamo affrontato la prima fase di allenamento mentre ora siamo in pieni allenamenti specifici. Sarà così fino alla fine di luglio, mentre da inizio agosto scenderemo in pista per preparare anche sul ghiaccio la prossima stagione”, ha sottolineato il numero 76 bianconero Domenichelli.

Hnat Domenichelli, com’è l’ambiente nel gruppo? Che aria si respira?
“Per ora mancano ancora una decina di giocatori che vivono all’estero, gli stranieri e gli svizzeri-canadesi. Noi che siamo qui stiamo lavorando bene, lavoriamo sulla condizione fisica del singolo giocatore, ma il clima in squadra è ottimo e puntiamo sicuramente a fare una buona stagione. Dopo 5 anni inizieremo il campionato con lo stesso allenatore col quale abbiamo terminato l’ultima stagione e questo sarà sicuramente un aspetto importante, un punto di partenza in più”.

L’anno scorso hai avuto diversi spostamenti di linea, secondo te qual è la soluzione migliore?
“Sinceramente non saprei, anche perché cambiando l’allenatore cambiano anche gli schemi di gioco. Con Smith giocavo con Kamber e Stainer, poi con l’arrivo di Huras alcune cose sono cambiate così come nei playoff. Purtroppo ci aspettavamo di più ma alla fine le cose non sono andate come speravamo”.

Quel Lugano poteva fare meglio quindi?
“Basta vedere lo Zurigo. Loro sono arrivati settimi in regular season, noi sesti; loro però hanno vinto il titolo, noi invece anche per un po’ di sfortuna ci siamo fermati ai quarti. Giustamente se ce l’hanno fatta loro, potevamo giocarci la vittoria finale anche noi e quindi un po’ di frustrazione nella squadra è emersa”.

Cosa è mancato allora?
“Ormai in qualsiasi sport, hockey o calcio che sia, una squadra vincente si basa su di una solida difesa, o meglio, sul gioco difensivo di tutti gli uomini in pista. Lo Zurigo ha vinto le sue serie riuscendo a chiudersi bene in difesa per poi sfruttare le occasioni in attacco. In estate le società cercando spesso il cecchino davanti, per poi rendersi conto che ci sarebbe bisogno di più di una mano in difesa”.

Guardando le statistiche delle ultime stagioni, i gol subiti sono stati troppi…
“Si veramente troppi. Parliamo di 150-160 reti a stagione, mentre le prime squadre della Lega hanno sempre chiuso con un passivo di 100-110 gol. Bisogna cambiare qualcosa nell’atteggiamento difensivo del collettivo, nella mentalità perché nonostante anche il cambio del portiere, da Aebischer a Conz, la quantità di reti subite è altissima per una squadra che vuole puntare al titolo”.

Come valuti il mercato di quest’estate?
“Abbiamo perso Romy, ma abbiamo ingaggiato due forti centri come Metropolit e McLean; ora anche Brady Murray sta finalmente bene, è nei suoi anni migliori e per noi è un valore aggiunto. Anche suo fratello Jordan l’anno scorso ha dimostrato di essere un buon giovane: lui, assieme a Kostner e a Simion, potrà darci sicuramente una mano”.

E Domenichelli cosa può dare apportare alla squadra?
“Io, tanto quanto Reuille, Rüfenacht, Conne e  Sannitz siamo e saremo un gruppo di giocatori che durante la stagione avranno la possibilità di aiutare la squadra. È impossibile pensare che un solo giocatore possa fare tutto e risolvere i possibili problemi”.

I numeri dell’ultima stagione però hanno detto che l’ultimo Domenichelli non era il vero Hnat…
“È vero! Due stagioni fa avevo realizzato 60 punti, nell’ultima solo 40…beh di sicuro non posso essere contento e so che posso e devo dare di più. Infatti ero arrabbiato con me stesso perché non avevo reso tanto quanto mi sarei aspettato”.

Dove arriverà allora questo Lugano?
“Sarà un campionato in prima fila, tra le prime cinque squadre, sperando nella fortuna e che gli infortuni non ci disturbino troppo. Poi nei playoff, ci sono sempre tante variabili in ballo e tutto può succedere”.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE