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HOCKEYGiocatori e tifosi uniti per il Kloten

22.05.12 - 07:02
Felicien Du Bois parla dell'esperienza poco fortunata di Helsinki con la nazionale svizzera e della situazione critica venutasi a creare nel suo club
Keystone
Giocatori e tifosi uniti per il Kloten
Felicien Du Bois parla dell'esperienza poco fortunata di Helsinki con la nazionale svizzera e della situazione critica venutasi a creare nel suo club
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KLOTEN - Felicien Du Bois è reduce dal poco fortunato Mondiale di Helsinki, dove la Svizzera ha deluso le molte attese dell’intera nazione. Ma per l’ex giocatore dell’Ambrì è già tempo di proiettare lo sguardo al prossimo futuro, reso incerto dalla situazione economica disastrosa venutasi a creare a Kloten: “Il futuro degli aviatori è davvero incerto”, ha detto il numero 62 zurighese.

Felicien Du Bois, cosa non è funzionato a Helsinki?
“Sicuramente ci sono diversi fattori che messi insieme ci hanno impedito di proseguire nel nostro cammino. Abbiamo cominciato molto bene, poi contro Finlandia e Canada abbiamo speso molte energie non riuscendo a raccogliere nemmeno un punto. Contro la Francia la squadra non ha lottato abbastanza, loro si buttavano su ogni disco, mentre noi no”.

A livello personale non è però andata male…
“Sì, posso essere moderatamente soddisfatto delle mie prestazioni. Se la squadra però non ha raggiunto i propri obbiettivi significa che anch’io ho commesso i miei errori”.

Passando al Kloten, com’è la situazione?
"Noi abbiamo aspettato e sperato, ma dal momento che la persona che avrebbe dovuto prendere in mano le redini del club ha rifiutato, la situazione è divenuta davvero grave. Il futuro del club è davvero preoccupante, di vere alternative non ce ne sono molte. Ci stiamo muovendo anche noi giocatori nell’intento di aiutare il club e probabilmente organizzeremo qualcosa, ma non c’è ancora nulla di concreto e stiamo decidendo sul da farsi. Vedremo cosa succederà”.

Hai ricevuto alcune offerte nel frattempo?
“È chiaro che qualche contatto l’ho avuto, ma non sono arrivato a nulla di concreto per ora. Prima voglio attendere l’evolversi della situazione qui a Kloten e poi prenderò una decisione. Abbiamo atteso due mesi, dunque aspettare ancora qualche giorno non cambia niente. Se la situazione dovesse andare male qui, sono comunque abbastanza tranquillo che dovrei trovare un’altra squadra disposta ad ingaggiarmi”.

Tornerai in Ticino?
“Non lo so, tutto è aperto”.

Intanto l’organizzazione dei tifosi del Kloten ha deciso di iniziare una campagna denominata “Aiuta i Flyers”. Questa avrà l’obiettivo e l’intento di dare un segnale positivo ad un eventuale acquirente disposto a salvare la barca. I fan club del Kloten amministreranno le donazioni, se il club dovesse però fallire i soldi versati dai vari tifosi verranno restituiti.

Nel contempo i giocatori stessi, capeggiati da Victor Stancescu, Romano Lemm, Marcel Jenni e Eric Blum hanno creato anch’essi la loro associazione nominata “Flyers Forever Players”. L’intenzione è quella di tenere unita la squadra, rinunciando a eventuali trasferimenti almeno fino al 31 maggio, permettendo così ai loro dirigenti di intraprendere una trattativa di cessione del club a eventuali investitori, mettendo sul piatto della bilancia un rooster ancora completo e di alto livello. Inoltre gli aviatori rinunceranno ai propri stipendi, poiché la politica salariale intrapresa negli ultimi anni in questo momento sarebbe impensabile: “Ci batteremo assieme per un nuovo inizio” è lo slogan che chiude la loro dichiarazione.

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