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HOCKEYZurigo campione a due secondi dalla fine

17.04.12 - 22:57
Gara-7 è stata presa in mano dal Berna per due tempi e mezzo, ma quando l’Orso stava cedendo i Leoni hanno azzannato e il gol di McCarthy è stato come il pugno di Alì a Foreman, definitivo
Keystone
Zurigo campione a due secondi dalla fine
Gara-7 è stata presa in mano dal Berna per due tempi e mezzo, ma quando l’Orso stava cedendo i Leoni hanno azzannato e il gol di McCarthy è stato come il pugno di Alì a Foreman, definitivo
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BERNA – Due secondi, un respiro tutto quanto schiacciato nella lunetta di Bührer che McCarthy spezza in gola ai bernesi e soffia nei polmoni degli zurighesi. Il titolo va ai Lions in un modo che nemmeno i fratelli Cohen avrebbero saputo immaginare. Un gol che ha scatenato la festa per ben tre volte: quando McCarthy ha segnato, quando Kurmann ha convalidato dopo aver visto il video e dopo l’ingaggio per gli ultimi due secondi gioco. Indimenticabile.

Il Berna ha premuto per due tempi, ha rimontato, ha barrito e cozzato. Poi, nel terzo tempo, insicurezza e stanchezza hanno fatto capolino, infilando gli Orsi nella fossa negli ultimi cinque minuti, con il crollo completo esploso negli ultimi sessanta secondi passati nel loro terzo, sbatacchiati come pupazzi al lunapark dalla giostra dei Leoni. Quando McCarthy ha spinto sé stesso, il disco e un paio di avversari contro Bührer c’è stato quel respiro già citato e il battito di 17mila cuori in tumulto. 17mila meno uno, quello numero 44, il quale non aveva nemmeno più coscienza di sé quando ha regalato alla sua squadra il settimo titolo della sua storia.

Val la pena ricordare che prima di quei due secondi che hanno cambiato il mondo ce ne sono stati altri 1'198 di tensione e spinta. Acquattato come un toporagno, lo ZSC ha atteso che il Berna mollasse per piazzare già un primo segnale premonitore, con quel gol di Bastl a 42 secondi dalla prima sirena. Pareggiato in entrata di secondo tempo da Rüthemann, ma insomma, c’era da intuire che gli uomini di Hartley avevano scelto la tattica dello sfinimento, alla Muhammed Alì. Foreman-Berna ha perso sicurezza nel terzo tempo e la Kinshasa di Törmänen e soci ha preso lentamente forma fino a compiersi con il knock-out di Alì-McCarthy, in un tripudio da sminuzzato e riso che ha gelato l’Arena, polverizzato sogni e acceso sorrisi impossibili.

Lo Zurigo ha meritato, oltre a quanto fatto con tecnica e tattica. È riemerso nella serie quando il Leone era sembrato più morente di quello di Lucerna, con la forza della mente più che con quella degli arti. I minuti che contavano li ha agguantati, intascati e gettati come coriandoli quando il carnevale bernese stava sbaraccando. Per lunghi tratti della stagione i Lions hanno mostrato il miglior gioco, venendone ripagati così cosà a causa di certe ingenuità. Nei playoff hanno ingranato la quinta e solo un commovente Berna ne ha frenato tutti gli slanci. Tutti tranne gli ultimi due di Ambühl e McCarthy, che hanno abbattuto il corpaccione bernese come fosse quello di Foreman a Kinshasa.

FINALE PLAYOFF LNA (best of 7)

BERNA – ZSC LIONS 1-2 (0-1, 1-0, 0-1) 3-4 nella serie
Reti: 19’18” Bastl (Monnet, Ambühl) 0-1; 21’49” Rüthemann (Plüss, Caryl Neuenschwanden) 1-1; 19’58” McCarthy (Tambellini) 1-2.
BERNA: Bührer; Roche, Beat Gerber; Jobin, Hänni; Kinrade, Furrer; Höhener; Pascal Berger, Ritchie, Vermin; Bertschy, Martin Plüss, Rüthemann; Dumont, Gardner, Reichert; Déruns, Froidevaux, Scherwey; Caryl Neuenschwander.
ZSC LIONS: Flüeler; Blindenbacher, Geering; McCarthy, Seger; Stoffel, Daniel Schnyder; Gobbi; Bastl, Pittis, Monnet; Tambellini, Cunti, Kenins; Patrik Bärtschi, Ambühl,Kolnik; Bühler, Schäppi, Chris Baltisberger; Schommer.
Penalità: Berna 0x2'; ZSC Lions 2x2'
Note: PostFinanceArena, 17’131 spettatori (esaurito). Arbitri: Kurmann, Massy; Arm, Küng. Berna senza Morant (squalificato), Lötscher (infortunato), Kwiatowski, Vigier, Dominic Meier e Adrian Brunner (in soprannumero); ZSC Lions senza Camperchioli e Down (infortunati), Cory Murphy, Ziegler e Sven Ryser (in soprannumero).

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