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TENNISRafael Nadal: "Pago sempre tutto"

20.03.12 - 16:41
Il numero due del tennis mondiale ha respinto le accuse che lo vedrebbero evasore fiscale. Il tennista iberico ha inoltre anche parlato dell'argomento doping cui è stato legato negli ultimi tempi
Keystone
Rafael Nadal: "Pago sempre tutto"
Il numero due del tennis mondiale ha respinto le accuse che lo vedrebbero evasore fiscale. Il tennista iberico ha inoltre anche parlato dell'argomento doping cui è stato legato negli ultimi tempi
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MADRID (Spagna) - Rafael Nadal non sta vivendo un buon momento di forma sui campi di tennis ma il suo spirito battagliero resta vivo anche senza la racchetta in mano. Il tennista spagnolo, che si è concesso in un'intervista al quotidiano francese L'Equipe, da tempo è sotto l'occhio del ciclone per via delle accuse di evasione fiscale che lo riguardano ma l'iberico replica in modo deciso: "Quando la stampa ha iniziato a parlare di presunta frode da parte mia e delle mie società è stato molto spiacevole. Pago tutte le tasse in Spagna. Ho fatto quello che dovevo e detto ciò che c'era da dire soprattutto agli spagnoli che non vivono un bel momento economico. È una cosa che mi ha fatto male".

Nadal ha anche fatto capire di non aver gradito nemmeno le pesanti allusioni del programma Les Guignols sull'emittente Canal Plus riguardo al doping, attraverso uno sketch ironico ma anche fortemente evocativo: "Di solito non leggo quello che mi riguarda sulla stampa ma se n'è parlato talmente tanto che alla fine l'ho fatto. Non mi ha fatto ridere ma ognuno ha il suo umorismo, ogni paese ha il suo. Ci sono state molte reazioni che sono aumentate di giorno in giorno ma per fortuna si è fermato tutto. Sono sempre il primo disposto a ridere ma credo ci sia un problema di fondo, cioè la maggior parte delle persone non conosce il mondo dello sport professionistico. Abbiamo test antidoping praticamente ogni giorno che ci monitorano 365 giorni l'anno. Questo sketch potrebbe creare un mondo negativo per chi non ha grande familiarità con tutto ciò. Penso che sia ingiusto".

Venendo invece alle questioni di campo, lo spagnolo insiste per un cambiamento dei calendari e si sofferma anche sulla rivalità con gli altri campioni del tennis mondiale: "Quando sono coinvolto in qualcosa cerco di metterci tutto me stesso. Credo che il 90% dei giocatori sia d'accordo sul tema. Il calendario è troppo fitto e ci sono troppi infortuni. Per rimanere al vertice bisogna giocare dal primo gennaio a novembre. Ho espresso con forza le mie idee perché sono così nella vita di tutti i giorni. Se il 90% dei giocatori vuole una cosa e ciò non succede, evidentemente i nostri rappresentati non lo fanno nel modo giusto. Djokovic? Devo migliorare il mio tennis nel complesso per avere più chances contro Djokovic ma non sono ossessionato da nessuno. Penso a me prima di pensare a Djokovic, Federer, Murray o Ferrer. La mattina mi alzo per cercare di essere migliore del giorno prima. Vedremo se questo basterà per sconfiggere chi vorrei battere. Le modifiche che sto cercando di apportare non sono tutte evidenti. Bisogna mettere coraggio ed entusiasmo. Tutti hanno paure e dubbi, io non sono così arrogante da non averne" (ITM).
 

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