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ATLETICAIrene Pusterla: "Sto bene fisicamente e sono pronta"

09.03.12 - 16:21
L'atleta ticinese della Vigor Ligornetto proverà a fare risultato ai Mondiali Indoor di atletica leggera in Turchia, anche in vista delle Olimpiadi di Londra 2012
Keystone
Irene Pusterla: "Sto bene fisicamente e sono pronta"
L'atleta ticinese della Vigor Ligornetto proverà a fare risultato ai Mondiali Indoor di atletica leggera in Turchia, anche in vista delle Olimpiadi di Londra 2012
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ISTANBUL (Turchia) – Dal 9 all’11 marzo si disputano i Mondiali Indoor di atletica e la Svizzera sarà rappresentata anche dalla ticinese Irene Pusterla che gareggerà nel salto in lungo. L’atleta della Vigor Ligornetto approfitterà di questo evento per vivere un’esperienza internazionale e per prepararsi in vista di Londra 2012. "Sto bene fisicamente, sono pronta per il Mondiale e tutti i parametri sono buoni - ha dichiarato da Istanbul proprio la Pusterla - è chiaro che il Mondiale non è una gara qualunque e farò il mio meglio, venderò cara la pelle. È un' esperienza internazionale che spero mi possa servire per prepararmi alle Olimpiadi, come sono servite tutte le altre gare internazionali che ho fatto. Un po di lavoro tecnico mi manca, ma non fa niente non pensero a quello una volta in gara".

La ragazza è sempre seguita dal suo allenatore Andrea Salvadé che, malgrado un ritardo nella preparazione della sua pupilla, è molto fiducioso.

Andrea Salvadé, come vede Irene Pusterla in vista di questo evento?
“Irene si sente bene. Non abbiamo pianificato questa stagione e questo evento non era nei nostri programmi. Siamo partiti molto tardi e visto che si va verso l’anno olimpico abbiamo preparato tutto in prospettiva per quest’estate. Siamo partiti sette settimane più tardi e siamo arrivati a terminare tutto il ciclo di carico solo a fine gennaio. Difatti non abbiamo partecipato in modo molto coerente  a nessuna gara e nemmeno ai campionati svizzeri, dove abbiamo deciso l’ultima settimana prima dell’inizio di non andarci. In seguito abbiamo ricevuto la proposta dalla Federazione svizzera, che in questo momento si trova un po’ sguarnita di atleti, ed evidentemente teneva ad essere presente con altri ragazzi. Loro sapevano che la preparazione di Irene, seppure in ritardo, stava andando benissimo e ci hanno fatto questa proposta.

Quindi questo Mondiale fungerà da allenamento…
“Ci presentiamo essendo consapevoli che tutti i parametri sono a posto. Siamo molto coerenti che non è questo l’inverno dove abbiamo pianificato una stagione competitiva e siamo consapevoli che Irene ha meno lavoro tecnico specifico nelle gambe. Quello che ci interessa è che questo campionato, a differenza di tutti quelli che abbiamo preparato, lo affrontiamo con uno spirito un po’ diverso, soprattutto nell’ottica di fare un’esperienza importante, un’esperienza internazionale con tutte le atlete migliori del mondo in ottica olimpica e in ottica dei prossimi grandi appuntamenti”.

Come vive l’attesa da allenatore?
“Molto tranquillamente e diciamo che per me si tratta di una gara di raccordo verso l’estate, per cui sono molto tranquillo, proprio perché mi aspetto di fare un’ esperienza molto importante insieme ad Irene e ci lasceremo sorprendere da quello che uscirà dalla gara. Irene ha la testa giusta, è sempre immersa nell’ottica giusta e sono sicuro che durante la gara importante sarà capace di tirare fuori tutto il suo meglio”.

Com’è la prassi di allenamento?
“Irene si allena anche due volte al giorno. Quando abbiamo dei periodi di forte carico evidentemente sono degli allenamenti abbastanza estenuanti dove i ritmi sono alti e anche i volumi di quello che deve fare sono estremamente alti. In questo periodo dove ci si avvicina alle competizioni, si fa moltissima qualità ma i volumi scendono molto nel senso che l’atleta deve arrivare molto vicino al gesto che deve fare in gara. Chiaramente non deve arrivare all’evento distrutto, ma riposato, per cui da questo punto di vista sono allenamenti meno estenuanti”.

Obiettivi futuri?
“Irene è già sicura di fare gli Europei il prossimo anno perché ha già il limite di qualifica in tasca, ci auguriamo tutti che possa mettere in tasca anche il biglietto olimpico per la Gran Bretagna, sarebbe la ciliegina sulla torta. Questo è un po’ il sogno, sappiamo che siamo molto vicini ma restiamo come sempre con i piedi ben piantati a terra e aspettiamo fin quando Irene raggiungerà questo limite. L’obiettivo è quello”.

Qual è il limite da raggiungere?
“Lei doveva fare 6,75 metri che ha già fatto una volta e che è il limite A richiesto della Swiss Olimpic, e rispettivamente 6,65 metri sarà la conferma che le richiedono quest’anno. Puo farlo in qualunque momento e questa misura sta ampiamente nelle sue possibilità ma bisogna sempre farla".

 

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