CALCIOInler non sorride più. E Napoli si preoccupa

NAPOLI – Problema tattico? Problema di ambientamento? Problema di spogliatoio? Non è dato saperlo. Quel che si sa è che Gokhan Inler, fiore all’occhiello del mercato estivo, a Napoli sta deludendo. Chi si aspettava  che l’ex Udinese potesse lasciare il segno, salire in cabina di comando e pilotare i partenopei a una stagione esemplare si è già quasi ricreduto.

Ma perché il 27enne di Olten, solo l’anno scorso nominato miglior centrocampista del campionato, sta stentando? La causa principale va, probabilmente, ricercata nel modulo utilizzato da Mazzarri. Il 4-4-2 del Napoli è ben diverso dal 3-5-2 che ha portato i friulani alla ribalta e che pareva cucito su misura per le qualità di Inler. A Udine lo svizzero era abituato a giocare accanto a due mediani. Questo gli permetteva di non preoccuparsi della fase di copertura e di dedicarsi esclusivamente, o quasi, all’impostazione dell’azione. All’ombra del Vesuvio, invece, Gokhan , esendo uno dei due centrali, non può permettersi di non effettuare la fase difensiva dell’azione. Questo lo costringe a snaturarsi e lo rende meno lucido al momento dei suoi famosi “lanci”.

A Napoli le bocche sono cucite, questo è vero. Che in società non siano soddisfatti non è in ogni modo un mistero. Tanto è vero che proprio i partenopei  stanno già facendo qualche sondaggio su Radja Nainggolan, belga playmaker del Cagliari. Decisivi, per capire quale sarà il futuro dell’elvetico, saranno i prossimi mesi di stagione: tornasse ai livelli che gli competono, l’ex bianconero sarebbe infatti confermatissimo alla corte di Aurelio De Laurentiis.

E intanto c’è chi ancora difende lo svizzero. Si tratta di Fabrizio Larini, direttore dell’Udinese: “Gokhan è uno dei centrocampisti più completi che ci siano in circolazione. È bravo nella fase di interdizione. È bravo nel tiro e nel creare gioco. Non so perché a Napoli stia incontrando dei problemi ma reputo Inler un grandissimo calciatore, oltre ad essere un uomo importante all'interno dello spogliatoio. Il suo spessore è incredibile ed indiscutibile".