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GOLFMario Maggetti: "Ci vuole un nuovo Tiger Woods"

04.11.11 - 05:01
Il capitano del Golf Club Gerre di Losone conosce i limiti e le potenzialità di un'attività sportiva spesso criticata e giudicata come un hobby riservato a pochi
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Mario Maggetti: "Ci vuole un nuovo Tiger Woods"
Il capitano del Golf Club Gerre di Losone conosce i limiti e le potenzialità di un'attività sportiva spesso criticata e giudicata come un hobby riservato a pochi
SPORT: Risultati e classifiche

LOSONE - Di pochi giorni fa l’apertura a Bologna del 17esimo megastore europeo dedicato completamente al mondo del golf, 500 metri quadri che possono soddisfare ogni esigenza degli appassionati più esigenti. Le previsioni di vendita sono delle più rosee, una conferma di come il movimento internazionale stia conoscendo una crescita oltremodo importante.

Ed in Ticino? “Con tre ottimi campi, Lugano, Ascona e Losone, e circa 2'000 soci siamo ben frequentati dagli appassionati – ha spiegato Mario Maggetti, capitano del Golf Club Gerre di Losone – costituiamo un’attrattiva turistica, grazie al vantaggio di poter tenere aperto diversi mesi, anticipiamo e allunghiamo la stagione del resto della Svizzera. Siamo frequentati soprattutto da connazionali e tedeschi”.

La Svizzera e il Ticino come si pongono a livello agonistico internazionale?
"Siamo competitivi, sono soprattutto i giovani che si stanno mettendo in luce, iniziano ora ad arrivare i primi risultati a livello europeo. Nel nostro cantone andiamo molto bene. Ci sono quattro ragazzi in nazionale, di Losone mia figlia Anaïs, che ha vinto l’ordine di merito dei dilettanti, e Andrea Burini, ora sono in Texas per i Campionati del mondo a squadre con una vallesana e un ginevrino. In rossocrociato anche l'asconese Valeria Martinoli e, preselezionato a 16 anni, il luganese Simone, figlio di Paolo Quirici, il più bravo golfista svizzero degli ultimi tempi. Un bel gruppo di giovani pronti a debuttare che fanno pensare a un felice futuro".

Il golf è visto come uno sport di nicchia soprattutto per una questione economica.
"È vero, il problema fondamentale è la tassa d’entrata, perché un club vuole recuperare il finanziamento, di 15/20 milioni, necessario per la costruzione dei campi. A Losone, per esempio, per diventare soci si spendono 25 mila franchi. Per agevolare l’investimento da noi l’iscrizione è cedibile, è un importante impegno iniziale, ma recuperare grazie alle vendita della quota. A parte il primo impatto pesante, ma dove ci sono facilitazioni di vario tipo come le rate, la tassa annuale è di 2’400/2’500 franchi tutto compreso. Per i giovani ci sono diverse agevolazioni".

Si può provare per capire se è un investimento da fare?
"Certo, anche i non soci possono praticare, eventualmente con quattro o cinque lezioni fatte da professionisti per una cifra di 500 franchi. A Losone abbiamo introdotto anche la tassa di un anno".

Cosa comporta e quanto dura un corso base?
"Varia come negli altri sport, con 300/400 franchi puoi avere una sacca completa, poi per avere materiale sofisticato si arriva a 1’500 franchi.  Con sei mesi di pratica puoi imparare abbastanza per poter andare sul campo tranquillamente. Importante è la costanza per poter rendere familiare un movimento così particolare, almeno due allenamenti alla settimana inizialmente".

I videogiochi che simulano la pratica del golf vi hanno aiutato? E Tiger Woods?
"Sì, hanno fatto scoprire questo sport, si avvicinano più persone che sono curiose di conoscere meglio questo mondo sconosciuto ai più, che può far paura. Tutte queste novità servono molto. Woods grazie al suo carisma è stato un veicolo pubblicitario. Ora quelli bravi sono tanti, ma nessuno di spicco a livello d’immagine, manca una personalità come lui, un’icona".

Una provocazione... Il golf si può davvero definire uno sport?
"Oltre alle competizioni, i benefici fisici sono diversi, per 18 buche si cammina per 12 chilometri in circa quattro ore, inoltre ci si estranea, si scappa dallo stress della vita quotidiana immergendosi nella natura, fa bene anche allo spirito. Per capirlo bisogna provarlo. I suoi particolari vantaggi sono due: è per tutte le età e permette a qualsiasi livello di gioco di competere con gli altri, si pratica anche a 80 anni e il dilettante può battere un professionista. Giocare è sempre una sorpresa, non è mai banale. Il golf è poco conosciuto, va davvero scoperto".

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