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TENNISFederer, un divertente perfezionista, parola di Pierre Paganini

27.10.11 - 11:44
Il preparatore atletico di King Roger ha parlato del rapporto col suo "pupillo"
Keystone
Federer, un divertente perfezionista, parola di Pierre Paganini
Il preparatore atletico di King Roger ha parlato del rapporto col suo "pupillo"
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BASILEA – C’è un uomo che da oltre quindici anni segue fedelmente, quasi come un’ombra Federer. È Pierre Paganini, preparatore atletico di King Roger, il quale prima del torneo di Basilea (29 ottobre-6 novembre) ha rilasciato alcune dichiarazioni a Credit Suisse.

"Non amo parlare del mio rapporto con Roger. Ci conosciamo da tantissimi anni e se volessi potrei rilasciare tante interviste o fare delle dichiarazioni su di lui, ma è una cosa che non mi piace. A scendere in campo è il giocatore, non il suo staff, quindi le attenzioni devono concentrarsi su chi va in campo. Una sola volta ho giocato a tennis con Federer ed è stato uno dei momenti più divertenti della mia vita: ho corso per 10 minuti ininterrottamente ma non riuscivo mai a prendere la palla".

Pierre ha poi aggiunto, in merito a Federer: " Roger è una persona fantastica, e questo rende il lavoro con lui molto più facile. Ha deciso sin da piccolo di fare il possibile per migliorarsi. E' un artista ma conosce l'importanza del duro lavoro. Parliamo spesso e siamo ottimi amici e questo ovviamente migliora la qualità del lavoro"

Quindici anni intensissimi, fianco a fianco con uno dei più forti tennisti di sempre. " Il mio lavoro con Federer va dai 140 ai 160 giorni ogni anno. La sua programmazione atletica si basa su tre o quattro "blocchi" di preparazione fisica che possono subire delle varianti quando ci sono infortuni. E' importante fare la cosa giusta al momento giusto. Roger ha imparato a conoscere molto bene il suo corpo e a dosare le energie. Questo aspetto con gli anni ha assunto sempre maggiore rilevanza, soprattutto ora che è papà di due bambine. E' una sfida e il fatto di aver compiuto 30 anni è una cosa che non lo spaventa. Nel tennis a 30 anni non sei vecchio, certamente non hai più la stessa resistenza che avevi prima, ma sai come gestirti sul campo. La cosa importante è trovare il giusto equilibrio tra la preparazione, i tornei da giocare e i tempi di recupero. Sono sicuro che se Roger starà bene fisicamente continuerà a giocare come lui sa fare".

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