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CALCIOPier Tami è deciso e sereno: "Non rinunceremo al nostro gioco"

25.06.11 - 07:10
La Svizzera è pronta a incornare la Spagna nella finale di sabato per l'assegnazione del titolo europeo Under 21. Il ct: "Proveremo a manovrare come sempre. C’è unità d’intenti. Siamo pronti"
Tipress/Gabriele Putzu
Pier Tami è deciso e sereno: "Non rinunceremo al nostro gioco"
La Svizzera è pronta a incornare la Spagna nella finale di sabato per l'assegnazione del titolo europeo Under 21. Il ct: "Proveremo a manovrare come sempre. C’è unità d’intenti. Siamo pronti"
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AARHUS – La finale con la Spagna è dietro l’angolo e la Svizzera di Pier Tami non ha tempo per gustarsi i successi ottenuti. La storia, quella del calcio di casa nostra, chiama ed è meglio rispondere presente con decisione. Nel ritiro rossocrociato sono giorni intensi. Pier Tami, l’allenatore dell’Under 21, si è trovato di colpo sotto i riflettori, lui che è un anti-divo per eccellenza, ma che due parole non le nega mai, con lo stile e la pacatezza che non lo abbandonano nemmeno all'idea di vincere l'Europeo.

Pier Tami, come si vivono questi momenti?
“Giornate piene, non abbiamo tempo per pensare ad altro. È quasi un mese che stiamo insieme, ma lo spirito di gruppo ci aiuta. I rapporti umani sono intatti, c’è serenità e unità d’intenti. Siamo pronti”.

La Spagna è una squadra molto diversa dalle altre, che fa possesso palla come da scuola. Contromosse?
“Loro attaccano con più uomini, tengono palla e sono molto vivaci nelle manovre offensive. Ma noi pensiamo a cosa dobbiamo fare per batterli, e la prima cosa è non snaturare il nostro gioco. Proveremo a manovrare come sempre e a chiudere ogni varco in fase di difesa. Non rinunceremo al nostro gioco. E poi il possesso-palla non è tutto”.

Che tipo di lavoro avete svolto in questi tre giorni?
“Abbiamo cercato di recuperare energie fisiche e nervose. Non tanto sul campo, quanto in quel terreno delicato che è la mente. Non enfatizzare quanto fatto e quanto è da fare, tenere in giusta tensione tutti”.

Avvertite la pressione?
“Un vero e proprio contatto con i tifosi non l’abbiamo, non riusciamo ad avere il polso della passione. Ma internet ce l’abbiamo tutti e si vede l’impatto mediatico delle nostre imprese. Il numero dei giornalisti presenti è aumentato a dismisura, è un segnale che in tanti si sono accorti di noi. Finora abbiamo giocato in stadi dove l’ambiente non era certo caloroso, ma so che per la finale sono stati accreditati 1'500 biglietti per i nostri tifosi. Ci daranno una gran mano”.

In tutto questo presente roboante, Tami ha tempo per guardare oltre gli Europei?
“Ho un contratto con la Federazione fino al 2013, quando ci saranno gli Europei in Israele. E questo è tutto. Non ho pensato a nulla. Certo, a bocce ferme bisognerà riparlare, rivedere le cose”.

Pier Tami vorrebbe essere alla guida della nazionale olimpica?
“Sì, questa è la mia squadra ed è quella che ha ottenuto la qualificazione ai Giochi. Ma nel calcio può succedere di tutto, sono vaccinato…”.

Tra due giorni sapremo se l’allenatore locarnese sarà ancora alla guida della Selezione Under 21 o alla corte di qualche club di prestigio. Ma la cronaca preme. L’ultima annotazione riguarda la squadra che scenderà in campo sabato sera. Tami non svela nulla - “È mia abitudine annunciare la formazione ai ragazzi il giorno stesso della partita, per tenerli concentrati e pronti” -, ma è probabile che Xhaka, al rientro dalla squalifica, riprenderà il suo posto, con Hochstrasser di ritorno in panca. Altri dubbi non ce ne sono, chi ha cominciato contro la Cechia sarà in campo sabato a cercare di incornare le Furie Rosse.

Foto d'apertura: Ti-Press/Gabriele Putzu

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