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Nicole Bullo e compagne s'inchinano alla supremazia svedese Tre reti a zero hanno consegnato la prima partita di hockey delle Olimpiadi alla formazione scandinava
VANCOUVER – Un debutto senza il botto per la squadra femminile di hockey su ghiaccio rossocrociata. La ticinese Nicole Bullo e le sue compagne non sono riuscite a replicare l'impresa che le aveva viste battere la formazione svedese pochi mesi fa.
La squadra scandinava ha infatti condotto da subito la prima partita del gruppo A, che ha altresì dato avvio alle danze della disciplina, senza troppo affanno, aprendo le aperture al 12'31 con Rundqvist. Altre due reti, una per tempo, hanno decretato la vittoria finale, al 31'35 ad opera di Enstrom e al 41'50 firmata da Uden Johansson.
Diversi minuti di powerplay sprecati da entrambe le squadre, soprattutto quella elvetica che ne ha avuti più del triplo rispetto alle avversarie, a sottolineare il gioco negativamente più aggressivo delle scandinave. Emblematico anche il rapporto dei tiri in porta, 34-16 a favore delle svedesi.
La prossima partita per le rossocrociate sarà lunedì, quando incontreranno la fortissima e proibitiva compagine casalinga, che nella notte ha battuto per ben 18-0 la Slovacchia portandosi al momentaneo comando del girone A. Giovedì, invece, sarà la volta della Slovacchia.
Nonostante questi primi risultati, come ha sottolineato la 23enne ticinese, che si è messa più volte in luce durante la partita, i pronostici non si devranno per forza concretizzare: "Noi non abbiamo nulla da perdere, le svedesi e le canadesi quando sbagliano in un incontro importante hanno perfino paura di tornare in patria per la negativa pressione mediatica che le accoglierà, questo può riservare delle piacevoli sorprese. In più si gioca una sola partita per confronto e questo può essere anche un vantaggio".
(AO)
Foto d'apertura: Keystone
