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HOCKEYRalph Krueger fa ciò che vuole ma Gaydoul non reagisce

09.10.09 - 13:00
La prima selezione del tecnico rossocrociato ha evidenziato che le richieste del nuovo presidente della Federazione non sono state rispettate, poiché avrebbe "dovuto scegliere i migliori giocatori possibili"
Philippe Gaydoul (Keystone/Alexandra Wey)
Ralph Krueger fa ciò che vuole ma Gaydoul non reagisce
La prima selezione del tecnico rossocrociato ha evidenziato che le richieste del nuovo presidente della Federazione non sono state rispettate, poiché avrebbe "dovuto scegliere i migliori giocatori possibili"
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In giugno la direttiva del nuovo presidente della Federazione era inequivocabile: Ralph Krueger avrebbe dovuto “scegliere i migliori giocatori possibili al momento della selezione”, e ciò comprendeva naturalmente che “la porta dovesse rimanere aperta per tutti”.

Ora la prima selezione sotto Philippe Gaydoul è realtà e dimostra che l’allenatore della nazionale non ha seguito le richieste del presidente.

Reto von Arx, Michel Riesen, Marcel Jenni o Julien Vauclair non sono sulla lista delle convocazioni di Krueger per la presentazione della squadra il prossimo 21 ottobre a Winterthur. Inoltre, mancherà Beat Foster, che per motivi personali non vestirà la maglia rossocrociata quest’anno.

L’attaccante dello Zugo Damien Brunner non è stato nemmeno considerato, anche se avrebbe dovuto ricevere una possibilità in campo internazionale a in seguito alle prestazioni mostrate. Ma continua ad essere una realtà che nella pianificazione quadriennale il tecnico non tenga minimamente conto delle evoluzioni dell’hockey a breve termine.

E come reagisce Gaydoul alla disubbidienza? Ritorna sulle sue parole e dichiara: “La selezione è di competenza dell’allenatore. Abbiamo fiducia in Ralph Krueger e siamo sicuri che la cerchia di giocatori scelti è la migliore per i compiti che ci aspettano”. Sono toni completamente diversi rispetto a qualche tempo fa.

L’ottica di Krueger in compenso non è cambiata, lui rimane sulla sua strada e conta sulle sue pecorelle: “Dal 2006 nei tornei mondiali ho inserito 44 giocatori. Cinque di loro da allora si sono ritirati per cui rimangono 39 candidati per le Olimpiadi di Vancouver e i Campionati del Mondo in Germania”. Con Hnat Domenichelli si aggiunge un altro candidato.

Anche nel caso Reto von Arx, Gaydoul deve accettare una sconfitta: nemmeno lui è riuscito a chiarire il conflitto tra il giocatore del Davos e l’allenatore, in corso dalle Olimpiadi del 2002. “Sono troppo testardo per dimenticare tutto quello che è successo”, ha spiegato il tre volte MVP della Lega. “Il consiglio d’amministrazione non si occupa di singoli giocatori. Prendiamo atto che in questa situazione non è cambiato nulla”, ha commentato la faccenda l’ex-CEO della Denner.

Ma il presidente della Federazione ha anche da registrare anche un piccolo successo. Il rapporto teso tra Krueger e il Davos si è un po’ appianato. Leonardo Genoni e Peter Guggisberg seguiranno la chiamata in nazionale. Un fatto tutt’altro che scontato, dato che il portiere aveva dato forfait prima dei Mondiali di Berna e l’attaccante era stato cancellato dalla rosa senza un motivo sportivo.

Una consolazione piccola per Gaydoul, perché la selezione di Krueger evidenzia che il presidente ha dovuto guardare in faccia alla dura realtà sportivo-politica.

Foto d’apertura: Keystone/Alexandra Wey, Marcel Bieri
 

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