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InterInfiamma San Siro, derby 4-0 al Diavolo

29.08.09 - 22:52
Poker dei nerazzurri al Milan, in dieci dal 40' per l'espulsione di Gattuso. Reti di Motta, Milito, Maicon e Stankovic
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Infiamma San Siro, derby 4-0 al Diavolo
Poker dei nerazzurri al Milan, in dieci dal 40' per l'espulsione di Gattuso. Reti di Motta, Milito, Maicon e Stankovic
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L'Inter domina la stracittadina e infligge un secco 4-o ai cugini rossoneri: gol di Motta, Milito, Maicon e Stankovic . Mourinho schiera Snejider dall'inizio contro tutti i pronostici, Leonardo conferma invece gli undici vittoriosi di Siena. Tutto esaurito al "Meazza" e recod di incassi. La prima conclusione è di Milito, dopo due minuti, ma il tiro è altissimo. L'Inter parte più aggressiva, i rossoneri giocano d'attesa. Sneijder, al terzo tocco di palla, dopo soli 4 minuti di gioco si presenta subito con una sventola da fuori, paratissima di Storari. Al 6' fallaccio su Lucio, ammonito Flamini. Un paio di minuti dopo buona incursione del francese sulla sinistra, Maicon lo contiene con qualche affanno. Il Milan ha alzato il baricentro, brutto errore di Samuel e Pato per poco non ne approfitta. Gravissima disattenzione di Lucio al 13' su un ribaltamento di fronte, Pato s'invola verso la porta, serve Ronaldino che spara alto. Il Milan preme molto in questa fase, i difensori nerazzurri sono in palese difficoltà. La squadra di Leonardo continua ad attaccare, al 20' bel cross di Zambrotta dalla destra, testa di Flamini di poco alta. Ora gli uomini di Mourinho sembrano aver preso le misure, doppia punizione di Sneijder, in entrambe le volte ribattute dalla barriera. Al 29' gol dell'Inter: triangolo Eto- Milito-Motta e gran sinistro sotto il sette del brasiliano che entra in area e trafigge Storari. I nerazzurri hanno preso il pallino del gioco e adesso cercano il raddoppio. Eto'o incontenibile sulla destra, su lancio di Maicon che prende in controtempo la difesa milanista, il camerunense entra in area, Gattuso lo atterra: rigore e ammonizione, nonostante fosse l'ultimo uomo. Milito sul dichetto, botta centrale e rete. Al 35' l'Inter è in vantaggio di due gol sui cugini. Ringhio, acciaccato, in attesa di essere sostituito da Seederf, non trova di meglio da fare che entrare da killer su Snejider: doppia ammonizione per lui, al 40' Milan in dieci.

Nella ripresa Leonardo effettua un doppio campo: Seedorf e Ambrosini prendono il posto di Borriello e Flamini. L'Inter rientra dagli spogliatoi con gli stessi undici che hanno prodotto tre gol nella prima frazione di gioco. I rossoneri abbozzano una reazione, ma è difficile trovare spazi con fraseggi troppo lenti. Pato sembra l'unico in grado di poter inventare una giocata che possa riaprire il match. Ritmo basso da parte dei nerazzurri, che non hanno evidentemente nessun interesse ad alzare il tono della gara. Le uniche conclusioni dei primi dieci minuti, sebbene imprecise, sono ancora di Eto'o, Maicon e Sneijder, tutte fuori di un paio di metri. La quarta per poco non si infila sotto la traversa: da 30 metri l'olandese - scatenato - trova un bolide che scalfisce il montante. Al 15' Thiago Motta, forse il migliore in campo insieme a Milito, deve lasciare il terreno di gioco per un problema ai flessori della coscia destra. Al suo posto Muntari. Al 18' esce anche Ronaldinho, prova incolore la sua, per fare posto all'ariete Huntelaar. Pura accademia ora dei giocatori di Mou, tra gli "olè" dei supporters di fede interista. Stankovic però non è ancora sazio: al 22' sinistro a mezzo esterno da 20 metri e palla sotto l'incrocio dei pali. A Storari non resta che raccogliere in fondo al sacco. Molti tifosi rossoneri abbandonano anzitempo lo stadio mentre il Milan cerca di tirare fuori l'orgoglio, ma Huntelaar (al 24') si fa ipnotizzare da Julio Cesar. Al 28' Vieira subentra a Sneijder, salutato dagli applausi scroscianti della tifoseria nerazzurra. Ancora l'Inter pericolosissima alla mezzora: gran tiro di Eto'o da fuori area, palla a fil di palo. Altra standing ovation, stavolta per Milito, sostituito al 33' da Balotelli. Minuti finali senza nessuna emozione, le squadre aspettano solo il triplice fischio finale che arriva puntualmente al 90', Rizzoli non assegna nessun minuto di recupero.


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