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SWITZERLANDERS«Siate semplicemente voi stessi e mostrateci quello che vi piace»

24.06.19 - 16:40
In una live chat con i lettori, il regista Michael Steiner parla del progetto “Switzerlanders”. Ecco alcune domande
20M
«Siate semplicemente voi stessi e mostrateci quello che vi piace»
In una live chat con i lettori, il regista Michael Steiner parla del progetto “Switzerlanders”. Ecco alcune domande

ZURIGO - Di solito i film li dirige lui. Ma stavolta affida la regia agli spettatori. Stiamo parlando di Michael Steiner, il regista elvetico noto soprattutto per film come “Grounding” e “Il mio nome è Eugen”. Ora si sta dedicando al progetto “Switzerlanders”, che darà vita a una pellicola prodotta soltanto con i contributi della gente.

Oggi ne ha parlato in una live-chat di 20 Minuten, in cui ha risposto alle domande dei lettori. Eccone alcune.

Ecco come partecipare
Vuoi realizzare insieme a noi il film per il cinema «Switzerlanders»? Allora prendi il cellulare o una videocamere e condividi con noi il tuo punto di vista personale sul nostro paese, la tua vita, i tuoi sentimenti e pensieri in uno o più video. Le riprese possono avere una lunghezza illimitata, ma devono assolutamente essere girate in formato orizzontale. Il giorno delle riprese, che rappresenterà un giorno normalissimo in Svizzera, è il 21 giugno. Più informazioni sul progetto e le modalità di partecipazione sono disponibili su

Thomas di Zurigo: Come mai si avvia un progetto del genere?
«Perché per la prima volta per la gente è tecnicamente possibile fornire un proprio ritratto. Dieci anni fa non sarebbe stato possibile. Sono convinto che lo si farà ogni cinque-dieci anni, in modo da dare alle generazioni future un’immagine veritiera del nostro tempo».

Ephraim di Lucerna: Nei video si vedono sempre persone positive e piene di energia che hanno qualcosa di eccitante da mostrare. Ma esiste anche il lato opposto della medaglia: queste persone prendono parte al progetto? E come viene mostrato il loro punto di vista?
«Sarà mostrato nel modo in cui queste persone si pongono. Non realizzerò un film pubblicitario per la Svizzera, ma voglio mostrare il paese così com’è e come viene percepito. E naturalmente questo comprende anche storie di sofferenza, malattia e morte».

Isabelle die Ostermundigen: Secondo la tua esperienza, per un attore qual è la principale difficoltà? Quali consigli daresti a chi vuole dare il proprio contributo a “Switzerlanders”?
«Siate semplicemente voi stessi. Non è nemmeno necessario che parliate, potete anche semplicemente documentare con le immagini qualcosa che vi interessa».

Sahel di Svitto: Sono chiamati a partecipare soltanto i cittadini svizzeri o anche gli stranieri con domicilio in Svizzera?
«Possono partecipare tutti! È molto importante che la Svizzera venga rappresentata nella sua diversità».

Hedi di Würenlos: Cosa ti aspetti da questo film?
«A dire il vero non ho delle aspettative. Mi lascerò sorprendere dai contributi della gente. Mi interessa piuttosto sapere quale sarà l’opinione delle generazioni future sul film».

Che genere di video vuoi ricevere?
«Semplice: video su tutto quello che la gente osserva e da cui viene toccata emotivamente. La cosa più importante: il formato del video deve essere orizzontale».

«Switzerlanders» è un progetto culturale di Tamedia

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