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TICINOTest genitoriali preventivi?

18.11.11 - 14:00
Papageno: in nome dei padri
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Test genitoriali preventivi?
Papageno: in nome dei padri

Nei corridoi di tutti i paesi democratici, la fanno da padroni i funzionari: anche in Ticino. Ad ogni santo il suo funzionario. Contrariamente a quanto si pensa, i nostri funzionari sono una classe creativa. Le buone anime preposte alla "difesa della famiglia" e soprattutto al "bene dei minori", inventano nuove regole e nuove prassi, per ingrassare i meccanismi della burocrazia. Le famiglie in difficoltà non sanno ancora che far entrare lo Stato nella famiglia è come invitare un elefante in una cristalleria. Non sanno ancora che le istituzioni sono autoreferenziali, ossia hanno per obiettivo la sopravvivenza della burocrazia stessa. Un po’ come i politici nelle democrazie: sovente attuano e propongono in funzione della propria rielezione e non del "bene del popolo".

Si sa: 2/3 delle famiglie divorziano e i figli sono affidati alle madri nella misura del 95%. Ma, se un padre ha la sciagurata impressione di doversi occupare della crescita ed educazione dei propri figli dopo la separazione, allora deve intervenire lo Stato. Pretori, tutorie (uscite malconce dal rapporto Affolter) e accoliti (tra i quali spiccano gli avvocati, veri seminatori di zizzania) si mettono in marcia. Psicologi, psichiatri, funzionari dei servizi sociali, devono anzitutto stabilire, su mandato del pretore o delle autorità tutorie, se tal padre ha la licenza di padre. Una licenza "in sanatoria" poiché fintanto che la famiglia viveva felice e beata sotto la romantica patologia dell’amore, nessuno si faceva domande.

Ma ecco giungere puntuale la separazione o il divorzio: prima di intavolare trattative, bisogna sottoporre i padri (alle volte anche le madri) al test di "idoneità genitoriale". Quali siano i criteri degli specialisti, di solito donne, non si sa: impossibile trovare testi autorevoli in materia universalmente accettati. Si ha l’impressione che per definizione i maschi non siano buoni padri. Quindi tocca a loro dimostrare il contrario. Una volta dimostrato, niente cambia: i figli saranno ugualmente affidati in esclusiva alla madre, anche se meno idonea o con capacità genitoriali lacunose. Fin qui, non diciamo niente di nuovo. Dal lato pratico però le cose non sono poi così semplici, anzi. Le tutorie e i servizi sociali preposti sono oberati di lavoro! Per rilasciare un’autorità parentale congiunta a due genitori non sposati ci sono voluti ben 4 anni! I padri iniziano a far resistenza, diventano "indignados" e (si dice) "terrorizzerebbero" i funzionari dello Stato. Non sono più disposti a sottoporsi al test di idoneità genitoriale, mediante il quale si negano loro i figli e accollano pure i costi.

E se lo Stato risolvesse il problema già "a monte"? Meglio prevenire che curare. Come? Creando corsi e perizie genitoriali pre-matrimoniali e pre-convivenze che certificano l’idoneità del maschio a diventare padre.

Sposandosi, la mogliettina saprebbe che nel probabile caso di separazione o divorzio, avrebbe d’ufficio l’autorità parentale e l’affido esclusivo dei figli e, visto che dovrà occuparsi della prole, dovrà esser mantenuta vita natural durante. Nondimeno, pure le future aspiranti madri dovranno esser sottoposte ad un test genitoriale, per stabilire preventivamente se le giovani hanno le attitudini per garantire ai propri figli una buona madre. L’esperienza insegna che non tutti i candidati saranno in grado di superare gli esami. Che fare di quei e quelle giovani senza patente? Già ai tempi dei nazisti ci si era posta la domanda e si era risposto con la sterilizzazione… Però attenzione: anche per le madri le cose non si stanno mettendo bene. In Germania, una mamma con a carico i figli deve mantenersi autonomamente non appena trascorsi 36 mesi dall’ultimo parto. Le nuove tendenze fanno capire che per la donna, entrata prepotentemente nel circuito della produzione grazie all’emancipazione, si prospettano tempi duri. Forse un giorno non lontano le nostre giovani donne dovranno, per legge, decidere appena maggiorenni se vorranno concepire un figlio o dedicarsi alla carriera professionale. Ma questa è musica del domani e non vi è dubbio che, nella nostra società democratica, i creativi troveranno soluzioni meno radicali.

Per il momento i nostri pretori e le nostre tutorie ordinano perizie genitoriali a raffica alfine di giustificarsi e produrre orfani di padre vivo, prendendosi gioco dei diritti fondamentali dei figli di crescere con entrambi i genitori. Le cosiddette "famiglie monoparentali" (un evidente contraddizione in termini) sono l’espressione massima della società contemporanea. Le statistiche lo confermano: questa tipologia di "famiglia" produce nuovi poveri, che a loro volta devono far capo ai servizi (e soldi) dello Stato. Si dice che la nuova famiglia svizzera sia formata da un nucleo monoparentale (madre e figli) e un funzionario statale. Così il "cerchio" (cappio?) attorno la new-family si è chiuso, a beneficio ti tutti, salvo quello dei figli, poveri e orfani.

Comunque sia, oggi procreare o sposarsi è anzitutto un affare per la donna, per lo Stato e la sua burocrazia. Istituti, tutori, educatori, psicologi, avvocati, pretori, tutorie, ecc. felici ringraziano.

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