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ti.mammeDipendenza da tecnologia: in pericolo bambini e adolescenti

25.03.23 - 07:00
Gli strumenti digitali sono davvero una minaccia per la salute dei giovani?
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Dipendenza da tecnologia: in pericolo bambini e adolescenti
Gli strumenti digitali sono davvero una minaccia per la salute dei giovani?

Una delle immagini più rappresentative dei nostri tempi è quella dei pargoli che smanettano abilmente su ogni device digitale a loro disposizione, tra il compiacimento dei genitori che gongolano per le abilità tecnologiche delle loro creature. In realtà mamma e papà sono anche contenti della parentesi di quiete conquistata impegnando il baby boss con uno schermo acceso, ma questo è un altro discorso. L’abbinamento bambini e tablet o smartphone, comunque, genera sempre molte considerazioni che, superato l’entusiasmo per l’attitudine specifica dei piccoli, si interrogano sull’effettiva innocuità dei dispositivi rispetto alla crescita dei pargoli. La prima grande impasse, nella quale ci si ritrova, riguarda la gestione del confine tra vita reale e virtuale visto che entrambe sembrano indissolubilmente legate a ciò che filtra attraverso queste apparecchiature. Il videogioco da finire, il post da seguire, la chat da leggere sono costanti nella quotidianità di adulti e bambini e, come sempre, l’esempio che i più piccoli ricevono da mamma e papà immersi nella dimensione digitale, fornisce un imprinting difficile da correggere. 

Per comportarsi correttamente, anche nella concessione dell’uso di un tablet o di un cellulare ai bambini, bisognerebbe ricordare che il loro sviluppo sensoriale è una fase fondamentale della crescita ed è una capacità da affinare con la continua e reale interazione con i genitori, in particolare, e l’ambiente circostante, in generale. Stimolare la creatività dei bambini, invogliandoli a distrarsi con un po’ di creatività, invece di affidarli al babysitteraggio tecnologico, è un aiuto fondamentale per la loro crescita e permette di sfuggire al rischio dipendenza da device. Sapete che il divieto a usare qualsiasi dispositivo elettronico scatena nei ragazzini e negli adolescenti ansia, stress e persino panico? Mentre nei bambini provoca una profonda incapacità a concentrarsi o a tranquillizzarsi senza tablet. E questi sono i sintomi dell’assuefazione da dispositivo tecnologico. In particolare, negli adolescenti l’astinenza da connessione si manifesta con delle vere e proprie trasformazioni nella chimica del cervello e conduce progressivamente alla desensibilizzazione agli altri e alla realtà circostante, mentre l’intera esistenza ruota intorno alle interazioni sui social che sostituiscono le relazioni interpersonali. 

È possibile evitare questi danni da abuso di tecnologia? Tutto è possibile, l’importante è rispettare alcune precauzioni. Partendo dal presupposto che utilizzare con disinvoltura un tablet a soli due anni (o meno) non è un segno di intelligenza, bisogna evitare di incentivare questa abilità e, come consigliano gli esperti, lasciare che i pargoli accedano ai dispositivi elettronici verso i tre anni. Almeno per fare salvo il loro sviluppo mentale e non intaccare le capacità di apprendimento. Secondo la logica della posizione mezzana della virtù, inoltre, è facile intuire che un uso corretto del tablet o dello smartphone oltre alla supervisione dei genitori richiederà alcune direttive di comportamento che ne possano disciplinare l’utilizzo. Per esempio: mai durante i pasti, per favorire la comunicazione familiare; mai prima di dormire, per non intralciare il corretto riposo. Condividere l’utilizzo dei device con mamma e papà, inoltre, permetterà ai bambini di non isolarsi, rimanendo assorbiti dalle trame della realtà tecnologica. Un corretto utilizzo durante l’infanzia fornirà abitudini che permarranno anche nell’adolescenza, evitando che i ragazzi si ritrovino a proprio agio solo nella dimensione virtuale ritenendo la vita reale una parentesi superflua e insignificante.

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