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L'OSPITEIl teatrino per l'Aeroporto di Lugano. Il delirio continua...

01.04.14 - 13:13
Massimo Collura, coordinatore della Sezione del Luganese
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Il teatrino per l'Aeroporto di Lugano. Il delirio continua...
Massimo Collura, coordinatore della Sezione del Luganese

LUGANO - Negli ultimi giorni, in antitesi a notizie che mettono in dubbio l’effettiva operatività dell’aeroporto – Swiss sta addirittura pensando di abbandonare la rotta storica Lugano-Zurigo – si sente parlare di allungamento della pista, di rilancio dello scalo con capitali privati e non, del lancio di offerte con nuove rotte,…

 

Purtroppo oggi in Ticino sembra che i politici e gli operatori del settore abbiano deciso di mettersi le fette di salame sugli occhi, piuttosto che guardare in faccia alla realtà. Magari può essere una questione di marketing, ma forse è meglio che il salame rimanga nei grotti e che certe scelte sciagurate siano ponderate in maniera molto più seria.

 

Partiamo da un dato inequivocabile: l’aeroporto di Agno non ha la massa critica di passeggeri per sopravvivere. Questo è un dato inconfutabile che tutte le parti in causa danno per certo.

 

Da qui le idee più strampalate, agli occhi della gente normale, per cercare di rendere attrattivo lo scalo. C’è chi dice che servirebbe addirittura un’uscita autostradale dedicata per migliorare l’accesso allo scalo, c’è chi propone una gestione delle rotte indipendenti, c’è chi ipotizza investimenti privati a sostegno della causa.

 

Nessuno parla mai di impatto ambientale, di traffico indotto, di inquinamento fonico, di sicurezza e di volontà popolare degli abitanti delle zone limitrofe all’aeroporto.

 

Non mancano altresì considerazioni azzardate sulla reale importanza dello scalo in relazione alle attività economiche della zona. In realtà esistono rapporti, commissionati da enti pubblici, che dimostrano che l'aeroporto ha un indotto minimo sull'economia della regione.

 

Si possono comprendere gli operatori del settore che, pur di non mollare l’osso, lo difendono con le unghie e con i denti, ma è preoccupante che i politici, in periodo di vacche magre, sostengano ipotesi assurde che alla fine dei conti costeranno caro alla comunità.

 

I collegamenti da e per il Ticino in un futuro più prossimo di quanto pensiamo, saranno garantiti da una rete ferroviaria sempre più efficiente che garantirà mobilità sostenibile a prezzi interessanti.

 

Servono decisioni politiche chiare e precise nell’ottica di una visone globale, e non sulla base di pressioni di qualche lobby che vede l’aeroporto come il gioiello di famiglia.

 

I Verdi del Luganese si adopereranno con tutti i mezzi possibili per fermare la corsa di questo aereo impazzito.

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