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L'OSPITELugano: razionalità finanziaria e strategie di prospettiva

22.07.13 - 08:41
Stefano Fraschina, Consigliere Comunale Lega dei Ticinesi - Lugano
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Lugano: razionalità finanziaria e strategie di prospettiva
Stefano Fraschina, Consigliere Comunale Lega dei Ticinesi - Lugano

La precaria situazione finanziaria della Città di Lugano, i successivi spifferi provenienti da Palazzo Civico, e le più fantasiose ricette per arginare tale situazione, a mio modo di vedere, meritano alcune puntualizzazioni. Se da un lato è vero che piangere sul latte versato serve a ben poco, è altrettanto vero che l’ago della bilancia del panorama finanziario del polo trainante del Cantone, è stato, è tutt’ora, e lo rimarrà probabilmente ancora per molti anni, l’investimento quantomeno discutibile (eufemismo) destinato all’edificazione del Nuovo Polo Culturale.

 

Un investimento che, fra ritardi ancora non ben definiti ed una gestione del cantiere a lungo tempo perlomeno “confusa”, non è certo stato l’emblema di una politica lungimirante, con prospettive di crescita (gli indotti del LAC sono ancora a scatola chiusa, e tutti da valutare) per la Città. Per carità, in politica ci sta tutto ed il contrario di tutto. Di conseguenza, dai municipali che, dopo aver strenuamente difeso a spada tratta tale opera, e parallelamente giustificato un Dicastero Cultura da circa 17 milioni di franchi all’anno, considerando la difficile situazione che ormai da parecchio tempo stiamo vivendo, non mi aspetto di certo significativi ripensamenti su certi concetti.

 

Sta di fatto che, il nuovo Esecutivo, una volta, stilato il tanto atteso piano finanziario, dovrà inevitabilmente fare delle imprescindibili scelte. La Città di Lugano ha certamente ottime carte da giocare per crescere in svariati settori, questo, inevitabilmente, richiederà una politica razionale, ed una strategia percorribile da un lato (auspicando la ricerca di partner affidabili che possano permetterci di realizzare quelle strutture che possono realmente far fare il salto di qualità alla Città), ma soprattutto di prospettiva! A mio modo di vedere, mediante una mirata e studiata vendita di alcuni oggetti di valore, si potrà pensare di finanziare alcuni progetti di imprescindibile importanza per la cittadinanza (casa anziani di Pregassona in primis), in seguito sarà di basilare importanza una visione strategica e lungimirante dell’intero Esecutivo, a cominciare da importanti risparmi che dovrebbero riguardare, chi più e chi meno, tutti i dicasteri. In un simile contesto mi sembra inevitabile che determinati progetti abbiano la priorità su altri, farsi la “guerra” su un simile concetto vorrebbe dire unicamente farsi del male da soli.

 

A qualche cosa bisognerà certamente rinunciare, resta il fatto che in base al piano finanziario elaborato dal Municipio e dalle priorità date ai vari messaggi ci si potrà muovere di conseguenza. Innamorarsi improvvisamente della tasso sul sacco (seccamente respinta in votazione popolare quasi ovunque sia stata proposta) e di innalzamenti del moltiplicatore d’imposta (il Consiglio Comunale ha appena preso una decisione in tal senso!), credendo siano la panacea di tutti i mali è davvero riduttivo e poco strategico…. L’importante sarà remare tutti nella giusta direzione, e questo vale anche a livello cantonale, anche perché, non è certamente un mistero che, se la Città di Lugano prende un raffreddore, il Cantone Ticino ne risente parecchio…

 

Resto dell’opinione che il nuovo Municipio sta facendo il possibile per fare chiarezza ed elaborare il tanto agognato piano finanziario che dovrebbe permettere di catalogare i primi importanti e significativi investimenti da fare. Questo è il punto di partenza, le provocazioni anti-leghiste ad oltranza, e le guerre intestine tra chi le elezioni di certo non le ha vinte, nei confronti del nuovo Esecutivo, chiamato a risollevare un panorama non certo idilliaco, lasciano davvero il tempo che trovano.

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