Cerca e trova immobili

L'OSPITEInvestimento di Lünen, un disastro per il clima. Sì all'iniziativa e No al controprogetto

30.05.11 - 08:58
Greenpeace Ticino
Keystone Karl Mathis
Investimento di Lünen, un disastro per il clima. Sì all'iniziativa e No al controprogetto
Greenpeace Ticino

Il gruppo regionale Greenpeace Ticino invita i ticinesi a riflettere bene il 5 giugno e a votare un chiaro SI all’iniziativa “AET senza carbone” e NO al controprogetto per cinque importanti motivi:

1. Le emissioni di gas ad effetto serra della centrale di Lünen saranno spaventosamente alte: più di 2 tonnellate all’anno per ogni persona che abita in Ticino, ovvero almeno il 25% delle emissioni pro capite totali. Esse porteranno al completo fallimento di tutti gli obiettivi di protezione del clima in Ticino. Per limitare il surriscaldamento climatico globale sotto i 2 gradi (ovvero 4 gradi in Ticino) bisogna ridurre le emissioni del 60-80% non aumentarle come propone il controprogetto.

2. Ci sembra eticamente inaccettabile far subire ad altre popolazioni conseguenze pesanti per la nostra corrente elettrica: lo sfruttamento minorile e la violazione dei diritti umani nelle miniere di carbone colombiane getta
un’ombra oscura sul nostro Cantone. Stessa cosa per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico causato in Germania.

3. Non ci sarà nessuna penuria di energia, dato che non c`è adesso che la centrale di Lünen non è ancora in funzione. Inoltre l’assioma del continuo aumento dei consumi sostenuto da AET va subito abbandonato perché non è neanche minimamente sostenibile. Misure incisive di efficienza energetica sono da adottare velocemente.

4. Per uscire dalle energie fossili e dal nucleare è necessaria una transizione seria con investimenti massicci nel rinnovabile e nell’efficienza energetica. Serve a poco un controprogetto improvvisato da politici poco credibili che fino a pochi attimi prima si erano distinti per aver bocciato qualsiasi nostra proposta in merito. Approviamo l’iniziativa e poi potremo pensare alla vera transizione.

5. Le paventate perdite finanziarie per AET cadono interamente sulle spalle di dirigenti e politici che, nonostante siano stati informati da Greenpeace Ticino sin dall’estate del 2008 su tutti gli aspetti negativi del carbone (ad es.
con una petizione firmata da oltre 3’200 persone), si sono ostinati a far decadere tutte le clausole di uscita dal contratto con Trianel. Anche qualsiasi altra perdita finanziaria legata ad eventuali nuove tasse sul CO2 oppure a
ricorsi da parte di associazioni che rappresentano gli abitanti di Lünen ricadrà come un macinio sui responsabili esecutivi e politici di questo investimento.

Foto Keystone Karl Mathis

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE