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OMAR WICHTDiscoteca a 16 anni? Una follia

06.02.23 - 13:22
Omar Wicht, Lega dei ticinesi, consigliere comunale di Lugano
Omar Wicht
Discoteca a 16 anni? Una follia
Omar Wicht, Lega dei ticinesi, consigliere comunale di Lugano

Parto dal presupposto che in passato ho lavorato per alcuni locali (discoteche) e conosco benissimo il tema, è ciò che vi ruota attorno. Oltre che politico, sono anche padre e solo l’idea che i miei figli tra qualche anno, frequenteranno quegli ambienti mi inquieta, figuriamoci a partire magari dai 16 anni. L’ambiente notturno, soprattutto dopo la mezzanotte è “un mondo a se”, le dinamiche e ciò che vi succede (meglio non entrare in merito), sarebbero il caso di un’attenta riflessione politica e prevenzione, piuttosto che un “lassismo” inerente il limite d’età d’ingresso. Vi sono locali (uno in particolare a Lugano), dove minorenni e cocaina vanno a braccetto..ragazzine, invitate nei privé da uomini senza scrupoli. Uno schifo! Di testimonianze di alcuni genitori esasperati ne ho ricevute parecchie, soprattutto a Lugano. Sono argomentazioni forti lo so, ma io come uomo e politico, mi sento in dovere di esprimere e chiedere più prevenzione alle autorità di polizia in quanto c’è molto degrado e disagio minorile. Spero in una visione della politica cantonale che vada in questo senso, ossia più controlli all’interno e soprattutto all’esterno delle discoteche dove la delinquenza dello spaccio dilaga.

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COMMENTI
 

Mattiatr 1 anno fa su tio
Il discorso cosa far fare ai giovani il sabato sera è complicato. In cantone Ticino un mix di mal di pancia, fastidio generalizzato e la volontà politica di favorire determinata una categoria (lobby gastro e turismo ticinesi) rispetto ad un'altra (ragazzi fascia 16-25) ha portato all'attuale situazione, io la chiamo movida ferma. Vi invito tutti a farvi un giro dei vari locali in cui chi oggi ha 40-50-60 anni andava a 20 anni, noterete che sono per la maggior parte chiusi, i restanti sono pieni di sicurezza e con prezzi assurdi. Questi sono i frutti delle politiche pianificatorie territoriali, nel caso di Locarno per esempio, oppure normative e politiche cantonali (orari di chiusura, limitazioni d'accesso al mercato, leggasi patente di ristorazione, disincentivi vari all'organizzazione di manifestazioni notturne, gestione dei mezzi pubblici di trasporto, polizia, ...). Aggiungiamo inoltre che rispetto alla Svizzera tedesca e francese noi abbiamo deciso di vietare la vendita della birra e del vino a 16. La mia esperienza in quell'età risale allo scorso decennio ed ho contatti vari con altri adolescenti per questioni familiari. In genere i ragazzi iniziano a bere attorno ai 15-16 anni, salvo eccezioni (fine scuole medie, inizio apprendistati-licei), essendo che l'alcol non lo possono toccare, bevono super alcolici (facili da nascondere e trasportare), potessero bere birra tranquillamente trovo ci sarebbero meno problemi, ma questo è un tema taboo in Ticino quindi non entro nel merito. (banalmente con la birra non vai in coma etilico, con la vodka sì)¶ Le discoteche a 16 anni porterebbero a zero cambiamenti, per tutelarsi dalla possibilità che si riempiano di minorenni ciocchi il limite verrebbe semplicemente imposto dai privati (con la conseguente aggiunta di responsabilità ai gerenti), non mi pare questo gran problema. La situazione data dall'uso di droghe ed alcolici esiste come esiste in ogni luogo in cui i ragazzi si trovano, quindi è un non tema (ergo sia disco che autogestiti, da questo punto di vista è indifferente). Ha ragione il scior Wicht nel dire che la prevenzione in tema droghe è utile, come lo è quella sulla salute sessuale (aggiungo io). Inoltre @Geni ha perfettamente ragione nel dire che non puoi tenere un ragazzo o una ragazza chiusa in casa (per ovvie ragioni). Diciamo che sarebbe utile fare una quadra del problema visto che le soluzioni, secondo il mio modesto parere, non sarebbero così facilotte come quella proposta.¶ Si parla di rivalutare tutti i piani regolatori dei maggiori centri prevedendo zone dove svolgere attività ricreative anche notturne, di un piano mezzi pubblici notturno (dopo mezzanotte sei letteralmente a piedi), di preservare un minimo di prati per permettere a gente motivata di organizzare carnevali, festa, openair. Oppure di eliminare quella schifezza che è la patente di ristorazione permettendo sia a gerenti di locali (bar e ristoranti) che organizzatori di manifestazioni di lavorare. Il ripensamento dei centri storici, visto che oggi non sono facilmente vivibili in senso locativo, né in senso sociale (andate ad Ascona o a Locarno alle 23.00, fa impressione). Infine sarebbe opportuno ridimensionare la pervasività del settore turistico nelle scelte politiche visto che è un settore che non crea crescita economica e che non offre salari alti (nella maggior parte delle situazioni), quindi includerlo in ogni dibattito come se fosse la salvezza divina offerta al popolo ticinese è inopportuno e dannoso.

Geni986 1 anno fa su tio
Ecco on. Wicht proprio come padre sarà consapevole che a partire dai sedici anni i suoi figli non potrà legarli in casa alla sera. Sono padre anch'io e i miei figli, alla sera, mi piacerà saperli in luoghi protetti e controllati. Che siano le discoteche a doversi sobbarcare il compito non mi piace. Ma finché in questo cantone non si riesce a mettersi d'accordo sull'importanza dei centri "autogestiti" non vi sono molte alternative. Questi centri portano anche cultura e possono colmare le lacune nello spirito di cui parla Pianeta Terra nella sua bella risposta qui sotto. Ne rifletta, soprattutto col suo partito...

Skorpio69 1 anno fa su tio
Risposta a Geni986
anch'io ho una figlia di 16 anni e la capisco, ma per lei una discoteca sarebbe un luogo protetto... scusi ma non ci siamo proprio... io sono favorevole a degli spazi per i giovani, ma finché si ostinano a chiamarli "autogestiti" sarò sempre contrario e puo immaginare perchè.

Zac 1 anno fa su tio
Si potrebbe cominciare con ì domenica pomeriggio per i sedicenni, il sabato notte è per gli adulti. I più anziani sicuro ricorderanno quando si andava la domenica pomeriggio, anni ottanta/novanta.

Pianeta Terra 1 anno fa su tio
Risposta a Zac
Verooo mi ricordo che la domenica facevano musica. Alla fine era bello anche se fuori era giorno. Comunque un bell argomento pieno di opinioni . Non è facile capire o meglio , far capire ai giovani che la musica e trovarsi in gruppo è bello ,anche senza bisogno di eccessi di alcol e soprattutto che le droghe è meglio lasciarle ai poveri di spirito . Si potrebbe cercare di pensare a cosa vorrebbero i giovani invece di imporre quello che pensiamo sia giusto per loro.
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