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L'OSPITERiforma fiscale del tutto ingiusta

20.04.18 - 11:00
Di Martina Malacrida
Riforma fiscale del tutto ingiusta
Di Martina Malacrida

Il 29 aprile saremo chiamati a votare una riforma fiscale che propone degli sgravi fiscali alle persone particolarmente facoltose e alle grandi imprese. Un pacchetto che prevede delle misure quali la riduzione delle aliquote per chi ha una sostanza imponibile di 1,38 milioni di franchi o una riduzione ai fini dell’imposta sul capitale per le holding, delle società fortemente capitalizzate. Una riforma, quindi, che non è rivolta alla popolazione né al tessuto di piccole imprese e commerci, ma alle eccezioni che già dispongono di risorse molto considerevoli. L’ammanco totale per il Cantone e per i Comuni causato dalla riforma fiscale sarà di 52,5 milioni di franchi. Questa, come già annunciato dal Consiglio di Stato, non sarà che la prima tappa di una serie di pacchetti di sgravi a venire nei prossimi anni. Farà inevitabilmente mancare le risorse allo Stato e porterà, come già successo in passato, a tagli alle prestazioni sociali, alla politica famigliare.

Non dobbiamo dimenticare che questo pacchetto di sgravi fiscali giunge a poco più di un anno da una manovra di rientro finanziario, motivata da una situazione finanziaria descritta più volte in modo catastrofico, che ha tagliato nella politica famigliare e nei sussidi cassa malati. Sono stati fortemente ridotti gli assegni integrativi (AFI) e gli assegni per la prima infanzia (API) a cui, solo negli ultimi due anni, ben 811 famiglie non hanno più diritto. Misure che hanno accentuato le difficoltà di moltissime persone che già di per sé dispongono di un reddito molto modesto. Questa riforma è ingiusta e il 29 aprile voterò No. Non è accettabile che vengano proposti dei regali fiscali a chi non ne ha assolutamente bisogno, mentre il ceto medio si sta impoverendo, le disuguaglianze sociali aumentano e una parte sempre più importante della popolazione vive in situazioni sempre più fragili e critiche.

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