Cerca e trova immobili

L'OSPITE“Camion e strade più sicure”

10.01.18 - 11:05
Waldo Bernasconi Beltramina, Presidente Sezione Ticino della ASTAG
“Camion e strade più sicure”
Waldo Bernasconi Beltramina, Presidente Sezione Ticino della ASTAG

Faccio riferimento all’iniziativa cantonale del 21 marzo 2016 presentata dal deputato Bruno Storni “Strade più sicure subito” e all’articolo apparso sul C.d.T del 9 gennaio 2018 a firma Anna Riva.

Forse il deputato Bruno Storni non ha informato in modo corretto e completo la giornalista su quanto da me affermato in data 6 febbraio 2017. Possono tuttavia chiederne una copia al Segretariato ASTAG – Sezione Ticino.

 Ora varrei entrare nel merito dell’articolo citato, condividendo parzialmente le preoccupazioni dei deputati Bruno Storni e Raffaele de Rosa che, accompagnati dal Delegato per le relazioni esterne Francesco Quattrini, hanno presentato alla Commissione dei trasporti degli Stati.

Ciò che disturba è il fatto che le “osservazioni” (o raccomandazioni) espresse dal Presidente della ASTAG e Consigliere nazionale Adrian Amstutz in merito alla adeguatezza della scelta dei sistemi di sicurezza attivi come criterio determinante per concedere le autorizzazioni a transitare nelle gallerie alpine stradali e sui passi alpini ai mezzi pesanti non equipaggiati dei sistemi di sicurezza <<attivi>> siano stati stravolti e definiti delle semplici “critiche”! Inoltre, erroneamente (forse volutamente e sarebbe da chiarire), Bruno Storni ricorda che l’opinione della Sezione ticinese della ASTAG si distanzia da quanto affermato dal loro Presidente centrale.

Ebbene, vorrei esprimere alcune semplici mie osservazioni.

I mezzi di trasporto in transito (40 tonnellate volute dai fautori della TTPCP – Tassa sul Traffico Pesante Commisurata alle Prestazioni) sono anche troppi e per la maggior parte si tratta di veicoli trattori con targhe dell’Est Europa e dei relativi semirimorchi con targhe italiane, germaniche, austriache, olandesi e belghe. Quindi, si tratta di un affare non propriamente “pulito” (autisti da 600.00 Euro al mese) e di una problematica che attualmente si trova sul tavolo delle discussioni della UETR (Unione europea degli autotrasportatori) dove la Sezione Ticino della ASTAG è regolarmente presente alle riunioni quale uditore. Quindi, ciò che scrivo rispecchia esattamente la situazione odierna.

Proibire il transito in quei tratti stradali ai veicoli che non dispongono ancora dei sistemi di sicurezza attiva significa applicare un proibizionismo ad oltranza.

Ai detentori dei veicoli storici quali i Saurer fabbricati ad Arbon, i Berna di Olten gli FBW di Wetzikon verrebbe proibito di organizzare sul territorio svizzero le loro bellissime ed interessantissime riunioni. Ricordo che molti meccanici ticinesi hanno potuto apprendere la loro professione proprio in quelle fabbriche. Oltre alla professione hanno acquisito la padronanza della lingua tedesca. Per i giovani ticinesi queste sono le vie da seguire. Purtroppo, oggi, queste gloriose fabbriche non ci sono più.

Seguendo quanto proposto da Bruno Storni si dovrebbe applicare tale misura anche alle vetture private. Non voglio nemmeno immaginare le conseguenze di un incidente, per una invasione di corsia, tra due vetture con otto persone a bordo.

Come ben sappiamo, gli incidenti citati nella premessa e occorsi negli ultimi 15 anni (collisioni frontali e quelle di striscio) non sono stati causati dai soli veicoli pesanti! Inoltre, i dispositivi di assistenza alla guida (sistema antibloccaggio, dispositivo avanzato di frenata d’emergenza, sistema di controllo della stabilità, avviso di deviazione della corsia), non possono in nessun caso sostituire l’autista. Anzi, se i veicoli, sia leggeri che pesanti in circolazione, fossero tutti dotati di questi dispositivi di assistenza, gli automobilisti e gli autisti professionali non debitamente istruiti alla tecnica attuale ed ai sistemi di assistenza alla guida potrebbero optare per un comportamento più rilassato e meno attento. Tanto ci pensano gli aggregati miei assistenti alla guida!

Infine ricordiamo che i 4'500 membri ASTAG contribuiscono ad istruire una grande quantità di apprendisti autisti. E che la Astag stessa si occupa e si preoccupa di istruire ed esaminare ogni singolo autista professionista che si mette al volante sia dei veicoli pesanti che leggeri. Questa importante condizione sarà sicuramente sfuggita a parecchi deputati del nostro Gran Consiglio oppure da semplicemente fastidio ricordarla?

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE