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L'OSPITEPNL, a Brissago ospite indesiderato

25.10.17 - 12:00
Associazione NO al Parco del Locarnese
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PNL, a Brissago ospite indesiderato
Associazione NO al Parco del Locarnese

Dopo la presa di posizione di parte dell’onorevole sindaco Ponti in merito al progetto PNL ci sembra doveroso puntualizzare e comunicare a tutta la popolazione quanto ancora non è stato reso pubblico.

Nel comune di Brissago il dibattito in merito all’adesione al progetto e all’iter che questo ha avuto è acceso da tempo. Da notare che durante l’ultima assemblea patriziale di Brissago i patrizi si sono confrontati con un voto, il risultato è stato di 13 contrari e 3 astenuti. Come hanno potuto ignorare questo grido di allarme le autorità? L’amministrazione patriziale stessa è diventata scettica e a maggioranza contraria una volta resasi conto di cosa comporta l’attuazione dell’eventuale progetto.

Pure alcuni membri del consiglio comunale hanno espresso più volte la volontà di abbandonare l’adesione al progetto ma il Municipio ha sempre ritenuto di non voler entrare in materia su queste sollecitazioni.

Addirittura la commissione di esame al progetto istituita appositamente per garantire trasparenza e un certo controllo a favore della tutela diritti dei cittadini è stata ritenuta inutile e mantenuta estranea alle negoziazioni con i fautori del PNL.

Ci domandiamo, come sia possibile che un progetto che incontri tanta resistenza popolare venga ancora ritenuto totalmente privo di svantaggi come propinato ormai quotidianamente? Come mai un esecutivo ignora le voci del popolo e addirittura si permette di affermare che ci saranno prevalentemente vantaggi?

Come mai le autorità competenti non hanno mai avuto la volontà di collaborare attivamente con i contrari e soprattutto gli scettici per avere una seconda visione del progetto che metta in evidenza le criticità e i vincoli ai quali si va incontro? Ci si concentra sempre nel voler dipingere l’associazione dei contrari come un gruppo di persone con interessi particolari da difendere ma ci si dimentica che chi si mette in gioco lo fa per amore del proprio territorio e in questo progetto non trova la fiducia necessaria per cederne il suo utilizzo a terzi.

Infine, se fosse vero che nelle zone periferiche non dovrebbero venire imposte ulteriori restrizioni rispetto alle norme attuali, come mai i comuni di fondovalle hanno esplicitamente chiesto di escludere la parte urbanizzata dal perimetro della zona periferica?

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