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L'OSPITE«Favorevoli alla legge di previdenza 2020»

30.08.17 - 11:39
Associazione Industrie Ticinesi
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«Favorevoli alla legge di previdenza 2020»
Associazione Industrie Ticinesi

La previdenza per la vecchiaia è uno degli argomenti più sensibili della sicurezza sociale svizzera. La stabilità finanziaria del sistema è in pericolo: l’aumento della speranza di vita, i tassi d’interesse molto bassi e l’ormai imminente pensionamento delle generazioni contraddistinte da una forte natalità hanno richiesto un ripensamento del nostro sistema previdenziale allo scopo di prevenirne il collasso. AITI sostiene questa riforma, riconoscendo che il meglio in questo caso sarebbe stato nemico del bene, e che ogni revisione di legge comporta sempre criticità che occorrerà correggere in futuro. Il pacchetto di misure per il 1° pilastro e per la parte obbligatoria del 2° pilastro adottato dal Parlamento lo scorso 17 marzo, è composto da numerosi elementi. La riforma crea i presupposti affinché si possa andare in pensione gradualmente a un’età compresa tra i 62 e i 70 anni, stabilisce l’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne e prevede un aumento dell’IVA. Questi compromessi, serviranno per far fronte al finanziamento del sistema. L’aumento dell’IVA di 0,6 punti percentuali si andrà a sommare al conferimento della totalità dei proventi del punto percentuale dell’imposta sul valore aggiunto attualmente riscosso a favore dell’AVS, grazie alla rinuncia da parte della Confederazione della quota che le spetta. È importante notare che l’accettazione da parte del popolo dell’aumento dell’IVA, oggetto di votazione a sé stante, risulterà fondamentale per le sorti della “Previdenza 2020”; infatti, l’entrata in vigore dell’uno è vincolata all’accettazione dell’altra e viceversa. Tra i vari elementi, la riforma prevede la diminuzione dell’aliquota di conversione – dal 6,8% al 6% – nell’ambito della previdenza professionale e, contemporaneamente, delle misure compensative nell’ambito della previdenza professionale e dell’AVS. In particolare le nuove rendite di vecchiaia saranno aumentate di 70 franchi mensili. Il progetto, elaborato dal Consiglio federale e dal Parlamento nell’arco di cinque anni, rappresenta un compromesso con note positive e meno positive, che servirà a garantire il finanziamento delle rendite per gli anni a venire. Infatti, in assenza di contromisure, i costi dell’AVS crescerebbero a dismisura e metterebbero in pericolo il pagamento delle rendite. Altre riforme del sistema pensionistico saranno tuttavia necessarie e bisognerà entrare in materia sull’aumento dell’età di pensionamento oltre i 65 anni, considerando il progressivo innalzamento della speranza di vita. Ciò detto, nella ponderazione dei diversi aspetti, e nonostante alcune inevitabili riserve su alcuni elementi che toccano in particolare da vicino il mondo economico e le aziende, AITI raccomanda di sostenere la riforma in votazione il 24 settembre 2017

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