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OSPITENavigazione sul Lago Maggiore, quesiti e interrogativi!

27.06.17 - 16:00
Germano Mattei, deputato del Movimento MontagnaViva
archivio TiPress
Navigazione sul Lago Maggiore, quesiti e interrogativi!
Germano Mattei, deputato del Movimento MontagnaViva

Stimate e stimati Interlocutori,
ieri sono stato al Debarcadero di Locarno e ho parlato un po' con la gente in sciopero e anche con alcuni sindacalisti. Grande apprensione e amore per il proprio lavoro, direi meglio servizio al pubblico e al turismo, al servizio pubblico pure. Lunedì 19 giugno ho presentato, unitamente ai colleghi Giorgio Pellanda e Andrea Giudici (comunque interpellati tutti i Parlamentari del locarnese!) un'interrogazione al Consiglio di Stato in merito a questa problematica (vedi allegato). Ora, visti gli sviluppi della problematica, vi propongo questa riflessione che se volete potete utilizzare, condividere se volete. Urgente, come si chiede nell'interpellanza, ottenere un anno di moratoria alfine di non arrivare a decisioni affrettate e magari senza ritorno.

Riflessione a viva voce

Impressionante l'imbarazzo di ieri sera nell'intervista al "quotidiano RSI" del Presidente del Governo Manuele Bertoli. Presi in contropiede dall'Italia e pronti a vendere ai pesci cani privati il bacino Svizzero? Da buon socialista si è forse accorto dell'imbroglio che si sta preparando? A farne le spese il servizio pubblico verso il Gambarogno e i salari degli impiegati della Navigazione. È sicuro che gli stessi saranno riassunti a condizioni socio economiche peggiorate, per lo meno antisociali. Fotocopia Idem a quanto è successo poco tempo addietro sul Lago di Lugano, quando i privati (un privato?) hanno defenestrato la Direzione e preso la Presidenza della Navigazione del Ceresio. E son gli stessi personaggi che stanno dietro a tutto questo inghippo (imbroglio?!) sul Verbano. Soluzione: ritornare al 1955 e incaricare la FART ad occuparsi anche della Navigazione. Il contratto collettivo del personale della Navigazione è già oggi FART. Locarnesi agiamo e riappropriamoci di quel che si è mal ceduto nel 1955. Non lasciamoci infinocchiare dai novelli pesci cani (sembra di specie sottocenerina) che stanno inguaiando il Governo e magari anche la Confederazione.
Servizio pubblico nel Gambarogno a rischio: infatti è un servizio pubblico fondamentale. 1 o 100 persone che ne fanno uso non fa stato. Servizio pubblico garantito rimanga. Per questo servizio la Svizzera (Ticino) è l'unico piccolo contributo "arcobaleno" (ca 1.2%?) che paga. Per il resto, da sempre, noi non abbiamo mai pagato un franco. Il principio: Lago Maggiore con i soldi di Roma-Italia, Lago Ceresio responsabilità Svizzera. Ora i privati vogliono tenersi la pappa e mettere al macero il resto non redditizio! È questo che si vuole? Bicchiere più mezzo vuoto o vuoto del tutto. Pieno mai, nevvero?

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