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OSPITEL’Unione tariffaria fmCh chiede l’introduzione di tariffe forfettarie!

22.06.17 - 16:00
Unione tariffaria fmCh
L’Unione tariffaria fmCh chiede l’introduzione di tariffe forfettarie!
Unione tariffaria fmCh

Il 21 giugno 2017 è terminata la procedura di consultazione per la modifica dell’Ordinanza sulla definizione e l'adeguamento delle strutture tariffali nell'assicurazione malattie (il cosiddetto secondo intervento sulle tariffe del Consiglio federale). I medici specialisti respingono la proposta del Consiglio federale. A causa del temuto trasferimento di prestazioni dal settore ambulatoriale a quello ospedaliero si può supporre che vi sarà un ulteriore aumento dei costi. Gli elementi non conformi alla legge contenuti nel primo intervento sulle tariffe del 2014, la cui illegittimità è stata recentemente confermata dal Tribunale cantonale di Lucerna, non sono stati corretti. Al contrario, il Consiglio federale li ha lasciati invariati effettuando ulteriori tagli non corretti. In tal modo il Consiglio federale mette a rischio la certezza dell'assistenza ai pazienti. L’Unione tariffaria fmCh invita il Consiglio federale a rimettere la Tarmed nelle mani dei partner tariffali, per una revisione conforme alla legge e lo sviluppo di una tariffa ambulatoriale forfettaria orientata al futuro. In merito alla tariffa forfettaria già dallo scorso autunno sono disponibili soluzioni concrete elaborate dall’Unione tariffaria fmCh in collaborazione con santésuisse. 

Nel 2014 il Consiglio federale ha fatto uso della sua cosiddetta competenza sussidiaria, intervenendo sulle tariffe con lo scopo di favorire i medici di famiglia. In una sentenza non ancora passata in giudicato del 29 maggio 2017 (SG 15.2), il Tribunale cantonale di Lucerna arriva infatti alla conclusione che la tariffa medica non deve essere utilizzata per scopi politici. Il secondo intervento sulle tariffe non ha infatti corretto gli elementi illegali contenuti del primo intervento. Regna pertanto una notevole incertezza giuridica e non sarebbe veramente accettabile che la situazione venga aggravata con un ulteriore intervento.

Gli irrealistici obiettivi di risparmio del Consiglio federale avranno, come prima conseguenza, effetti negativi sull’intera struttura dell'assistenza. In ambito ambulatoriale sarà infatti necessario ridurre drasticamente il comfort e le prestazioni mediche per i pazienti di tutti i settori specialistici. Soprattutto gli specialisti con studio medico proprio non potranno più offrire numerose prestazioni, non potendo più contare sulla copertura dei costi. L’intervento del Consiglio federale li costringerà di fatto a non fornire più del tutto determinare prestazioni ambulatoriali che risulteranno deficitarie. In questo modo si mette a rischio in particolare l’assistenza medica nelle regioni periferiche del nostro paese. In gioco non c’è solo la qualità delle prestazioni, bensì la possibilità stessa di fornirle.

A nome di tutti i medici specialisti, Valérie Oesch, Presidentessa della Società Svizzera di Chirurgia Pediatrica, invita il Consiglio federale a rinunciare all’intervento sulle tariffe nell’interesse dei pazienti e in particolare dei bambini e dei giovani. Infatti, sono proprio i componenti più giovani della nostra società ad essere colpiti in modo particolarmente duro dall’intervento sulle tariffe del Consiglio federale, il quale causerà la scomparsa della chirurgia pediatrica ambulatoriale al di fuori delle istituzioni statali.

A titolo di controproposta all’intervento sulle tariffe, Tarzis Jung, membro del comitato direttivo della Società Svizzera di Radiologia (SGR—SSR), ha presentato le tariffe forfettarie, sviluppate insieme all’Unione tariffaria fmCh e a santésuisse per gli esami TC e RMT. Le tariffe forfettarie funzionano in modo tale che tutte le prestazioni principali relative a una determinata regione del corpo e tutte le prestazioni aggiuntive vengono raggruppate in un’unica voce. In tal modo vengono eliminati gli incentivi errati legati a una tariffazione non corretta, onorando il lavoro efficiente e punendo gli abusi. Tale tariffa garantisce quindi incentivi alla riduzione dei costi nel lungo periodo, garantendo comunque un’assistenza corretta e di alta qualità ai pazienti.

Della stessa opinione sono anche gli oftalmologi, secondo i quali l’intervento sulle tariffe si inserisce male in un contesto di politica sanitaria in cui sussiste un consenso al rafforzamento della medicina ambulatoriale. Per questo anche la SSO, insieme all’Unione tariffaria fmCh e a santésuisse, ha elaborato una tariffa che prevede importi forfettari per tutti gli interventi in ambito oftalmologico. Gli oftalmologi si sono visti tuttavia costretti a constatare con stupore che il Consiglio federale non ha dedicato nemmeno una parola a tali sforzi.

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