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L'OSPITE«Difendiamo i cittadini di Losone. Le promesse vanno mantenute»

07.06.17 - 12:20
Lega dei Ticinesi Sezione di Losone
Tipress
«Difendiamo i cittadini di Losone. Le promesse vanno mantenute»
Lega dei Ticinesi Sezione di Losone

Pian piano tutti i nodi vengono al pettine, così recita un vecchio adagio di origine britannica il quale significa che, prima o poi, si pagano le cattive azioni compiute e che, prima o poi, dovremo affrontare le difficoltà rimandate.

Come dir si voglia ben si sposa con quello che sta accadendo al Municipio di Losone.

Infatti settimana scorsa (vedi articoli sulla stampa della settimana dal 22/28 maggio 2017) da parte di noi rappresentanti della Lega dei Ticinesi di Losone abbiamo tacciato il Municipio di prendere in giro la gente di Losone e i consiglieri comunali. E alla luce dei fatti ad oggi non abbiamo per niente lanciato parole al vento, ma al contrario, dopo la nostra valutazione e la presentazione dell’interpellanza verbale, possiamo dire che ci abbiamo preso in pieno.

Ora basta è giunta l’ora di scoprire le carte. La Consigliera Nazionale Roberta Pantani (Lega dei Ticinesi) ha ricevuto la risposta, dal Consiglio Federale, alla sua interpellanza redatta sulle informazioni ottenute dalle affermazioni del coordinatore del Giorgio Ghiringhelli, movimento ilGuastafeste.

Il primo articolo (pubblicato pure sul sito de ilGuastafeste) nel quale il Ghiro affermava che stando a fonti solitamente bene informate erano state avviate delle trattative segrete con il Municipio per il prolungo del centro richiedenti d’asilo era uscito il 7 marzo. E il Municipio aveva smentito che vi erano stati contatti. E difatti il primo incontro ufficiale di cui si ha notizia è datato 16 marzo, cioè una decina di giorni dopo. Per cui tecnicamente non si può dimostrare che il Municipio ha mentito quando poiché prima del 16 marzo, a dire del sindaco non vi erano mai state richieste ufficiali. Ma dei dubbi rimangono, poiché le fonti solitamente ben informate che Ghiringhelli cita, come avrebbero fatto a sapere quanto accadeva prima che gli stessi fatti fossero avvenuti? Forse sarà il caso di farsi dare i numeri del lotto da queste fonti perché a meno che non erano presenti all’epoca anticipata de fatti queste fonti sono dei chiaroveggenti.

Ma noi vogliamo dare fiducia a quanto riferitoci dal Municipio e quindi malgrado il Municipio abbia peccato più volte, omettendo di informare il Consiglio Comunale di movimenti e prese di posizione intraprese dal Municipio, questo già a partire dalla stesura del messaggio municipale sull’acquisto del sedime ex caserma San Giorgio, ove i consiglieri comunali non sono stati informati dell’inedificabilità del sedime e via via sino ad oggi.

Comunque il Consiglio Federale, nella sua riposta all’interrogazione della Consigliera Pantani, ha sottolineato che un prolungo sarà possibile solo con l’accordo del Comune e del Cantone. Per cui non potrà essere imposto. E dunque non c’è nulla di nuovo. Infatti il sindaco, stimolato anche dal articolo di Ghiringhelli in cui ventilava la volontà di lanciare un’iniziativa per destituire il Municipio se avesse calato dall’alto la decisione del prolungamento della permanenza dei richiedenti asilo, in più occasioni ha ribadito che la decisione verrà lasciata al Consiglio comunale (con possibilità di referendum), e ora non può più fare retromarcia. Quindi la “peppatencia” rimane e rimarrà in mano al Consiglio Comunale.

Malgrado ciò il sindaco, sempre stimolato dall’articolo del Guastafeste e della successiva interrogazione, di noi Lega dei Ticinesi di Losone, aveva pure detto che il Municipio non aveva nulla in contrario ad organizzare una votazione consultiva per la popolazione prima della decisione del Consiglio Comunale, se ve ne fosse stato il tempo. Siccome la Confederazione non ha ancora avanzato una proposta ufficiale, il tempo per l’organizzazione di una votazione consultiva prima di ottobre (data entro la quale il centro dovrebbe essere chiuso) si restringe sempre di più, di conseguenza il Municipio non avrà più tempo per procedere alla votazione consultiva.

Quindi a scanso di equivoci, rispondiamo già sin d’ora, siccome la causa del ritardo è da ascrivere alla Confederazione che se l’è presa comoda, non appena ufficializzerà la richiesta scrivendo al Municipio, anche quest’ultimo ha il diritto di prendersi tutto il tempo necessario per rispondere alla sua eventuale richiesta di prolungo, per organizzare una votazione consultiva e presentare un messaggio municipale al Consiglio Comunale:
Se del caso anche chiudendo provvisoriamente il centro alla fine del termine contrattuale fissato a ottobre e fino alla decisione finale del Consiglio Comunale (o del popolo su eventuale referendum).

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