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L'OSPITE«La tassa sul sacco, finalmente»

05.05.17 - 10:28
Partito Socialista, Sezione di Locarno
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«La tassa sul sacco, finalmente»
Partito Socialista, Sezione di Locarno

Finalmente anche a Locarno, in caso di successo della votazione cantonale, sarà introdotta la tassa sul sacco.
La nostra sezione ha appreso con grande soddisfazione il fatto che il Municipio, per bocca del Sindaco, sostiene la modifica di legge, come pure il fatto che buona parte di quelle forze politiche che per anni hanno osteggiato quest’introduzione si sono rese conto che non si tratterà di un aumento di tassa, ma un adeguamento alle leggi federali e cantonali che permetteranno alla cittadinanza in primis di risparmiare. L’esempio di Chiasso, primo Comune ad aver introdotto la tassa sul sacco, ne rappresenta una chiara dimostrazione.
E nemmeno si può affermare che la tassa sul sacco rappresenta un nuovo balzello perché i Comuni e di riflesso anche il nostro Municipio, dovranno rivedere al ribasso la rispettiva tassa base, che può coprire al massimo il 30% dei costi di smaltimento e adeguarla a quanto già in atto nei Comuni della cintura urbana.

Il Partito Socialista aveva proposto già nel lontano 1993 il concetto volto a introdurre una tassa mista all’interno dell’allora Commissione dell’Ambiente, azione sfociata poi in un Messaggio Municipale approvato dal Consiglio Comunale, ma affossato da un referendum voluto dalla Lega, provocando così nel corso degli ultimi 14 anni importanti perdite di soldi dei contribuenti di Locarno nell’ordine di alcuni milioni e favorendo nel contempo la propagazione del fenomeno legato al turismo del sacco: si può ben dire che Locarno ha pagato lo smaltimento dei rifiuti urbani anche di quella parte dei cittadini dei Comuni limitrofi, dove da tempo è già in vigore la tassa sul sacco, che non si sono fatti scrupoli a depositare impunemente i propri rifiuti in città.

A seguito del risultato del referendum poi, il Municipio ha brillato per il suo immobilismo non raccogliendo più le diverse sollecitazioni pervenutegli dal nostro gruppo con atti parlamentari, e questo nemmeno di fronte alla chiara illegalità della tassa forfettaria, ribadita dal Tribunale Federale nella sua sentenza del 4 luglio 2011 quando aveva inequivocabilmente statuito che “una tassa forfettaria sia essa destinata alle economie domestiche, alle aziende o alle residenze secondarie non risponde ai requisiti fissati dalla legge federale.”

Ricordiamo inoltre che precedentemente, il 19 ottobre 2009 il gruppo socialista in Gran Consiglio aveva inoltrato al Consiglio di Stato un’iniziativa parlamentare elaborata “Per l’introduzione della tassa sul sacco cantonale” alla quale aveva risposto il Consiglio di Stato il 2 luglio 2014.
Laddove è già stata introdotta la tassa sul sacco si sono osservati una diminuzione dei quantitativi di RSU da una parte, a un abbassamento dei costo a carico del singolo cittadino e un risparmio generale relativo allo smaltimento in maniera del tutto inconfutabile.

I dati statistici dimostrano che dare la possibilità ai cittadini di pagare solo per i rifiuti da loro prodotti incentiva la separazione e il riciclaggio.
Nei Comuni dove è stata introdotta la tassa sul sacco la produzione media annuale per ogni singolo cittadino si aggira attorno ai 150 kg, mentre nei comuni dove vige la tassa forfettaria il quantitativo media sale a 310 kg. A Locarno poi, nel 2014 il quantitativo era addirittura di 374 kg per abitante, cifra che lo poneva al poco edificante 86esimo posto su 93, dietro pure al Comune di Lugano!

Ecco perché la sezione del Locarno del Partito Socialista, in linea con quello cantonale, sostiene senza indugi questa modifica di legge e invita tutti i cittadini a votare sì.

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